La divinazione
- Autore: Violetta Besesti
- Genere: Autostima, motivazione e pensiero positivo
- Categoria: Narrativa Italiana
La divinazione di Violetta Besesti (Dellavalle Editore, pp. 241, 1971) è un classico sull’argomento, di facile lettura ma con una seria impostazione tematica.
Si rivolge agli scettici, ai curiosi e soprattutto "agli inquieti che si interrogano".
Le mantiche (tecniche) per conoscere il futuro sono state praticate e tuttora si praticano in tutto il mondo.
Dopo un’indagine storica, l’autrice azzarda un’ipotesi, ormai confermata dalla scienza:
Esiste forse un punto o un essere o un quid che, al di fuori di ogni relatività, è o raccoglie tutto ciò che fu, è o sarà. La divinazione è l’arte di mettersi in rapporto con questo quid.
Il “forse” sta a indicare la mancanza di dogmatismo, ma Besesti accoglie pienamente questa visione.
La fisica di Einstein ha messo in luce la relatività del tempo, il passato di una stella ci giunge come presente per esempio, confermando quel passo dell’Ecclesiaste in cui si dice:
"Ciò che sarà fu da gran tempo e Dio rinnova ciò che è passato".
La fisica quantistica vede ogni cosa interconnessa, con il fenomeno dell’ "entanglement" (intreccio), per cui siamo specchio uno dell’altro, teoria dello specchio delle monadi già affermata da Leibnitz, matematico oltre che filosofo. Senza entrare in ambito strettamente filosofico, Besesti sposa la teoria dello specchio, delle relazioni visibili e più sottili esistenti fra le entità, fra le creature, per cui, osservandone una, è possibile trarre previsioni su un’altra.
La divinazione è sempre stata combattuta dalla Chiesa cattolica ma pure dalla Chiesa protestante, sempre per motivi di potere. Chi dà ascolto a un sensitivo, a uno sciamano, può non ascoltare il prete e il pastore. Si è arrivati alla demonizzazione a ai roghi, ben lo sappiamo. Agostino considerava la divinazione “pericolosa”.
Ma quanto c’è di pericoloso in questo mondo! Certo può esserlo, può condizionare le anime deboli, specie nelle previsioni di morte o disgrazie. Sta al sensitivo avere l’accortezza di rivelare o non rivelare, e come rivelare ciò che può turbare e potrebbe anche essere errato.
Molti sono stati gli "indovini" illustri, pensiamo a Galilei che redigeva oroscopi per i capi di stato, alle profezie di Nostradamus, a Jung che utilizzava l’astrologia, i Tarocchi, l’I Ching (Il libro delle mutazioni) per formulare diagnosi; a Freud che non ha disdegnato lo studio predittivo dei sogni divinatori e profetici degli antichi, per impostare la teoria sull’importanza dello stato onirico riguardo alle nevrosi.
La divinazione si divide in due grandi branche: la divinazione naturale, basata sull’osservazione e interpretazione dei fenomeni naturali: il volo degli uccelli, le circonvoluzioni delle viscere di animali, lo studio del fegato, (auruspici), del cielo, dei fulmini, del movimento degli astri, dei sogni come già accennato, la lettura della mano, in cui si vede riprodotto il sistema solare. Quindi abbiamo la divinazione artificiale, dove uno strumento non naturale viene scelto come segno da interpretare. Strumento in tal senso sono i dadi, le carte, il lancio di monete, i mandala, i disegni, i marchi, anche le sfere di cristallo.
Nel volume si trovano i principali abbinamenti tra sogni ed eventi futuri, tra numeri e accadimenti particolari, o tra numeri e oggetti. Viene spiegata “La Smorfia”, libro composto solo di figure e numeri affini da giocare al Lotto, leggibile dagli illetterati e dai colti.
Molte pagine sono dedicate ai tarocchi georgiani, del tutto differenti dai tarocchi di Marsiglia. Nei georgiani vengono usate solo le carte francesi con i due colori, carte nere e rosse, ed i quattro simboli: cuori, fiori, quadri e picche. A ciascuno di essi è assegnato un punto cardinale: i cuori appartengono all’Est, le picche al Nord, i fiori al Sud, i quadri all’Ovest.
Est è il sole che nasce, carico di tutte le possibilità; Ovest è il sole al tramonto, quindi ha tutto veduto e tutto sa: è la sapienza; Sud è il sole a mezzogiorno, nel pieno della sua potenza; Nord è il sole dormiente, quindi la potenza in stato di pericolo.
È la pratica centenaria, spesso millenaria, ad aver determinato gli abbinamenti. Ciò che è certo è che nella divinazione viene ignorata la legge di causa ed effetto, a cui si sostituisce lo stato di "corrispondenza", che Jung ha chiamato “sincronicità”.
Il libro si conclude con la descrizione sintetica dei 64 segni cinesi dell’I Ching. È una interpretazione interessante di tipo psicologico ancor più che predittivo, in cui, dati i rapporti fra la parte femminile e maschile dell’essere, definite con linee spezzate (femminili) ed intere (maschili) vengono formati 64 esagrammi. Questi ultimi, nei loro significati, suggeriscono i migliori atteggiamenti da tenere, in modo che la saggezza prevalga sulla stoltezza e l’ignoranza.
C’è da dire che la corrente letteraria del modernismo ha tenuto in gran conto la magia, specie con Ezra Pound. James Joyce ha interpretato il volo circolare delle rondini come presagio dell’espatrio del giovane Dedalus, alias se stesso, nello splendido romanzo Un ritratto dell’artista da giovane.
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