La donna silenziosa
- Autore: Debbie Howells
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2017
“È successa una cosa terribile. La mia Rosie è scomparsa”.
Kate non può che restare immobile, impalata, quando chiude la comunicazione laconica con la mamma della coetanea di sua figlia. Sente il mondo crollarle addosso. Rosie Anderson ha la stessa età di Grace, diciotto anni, ma è completamente diversa, molto più tranquilla, timida, appassionata di cavalli, che le girano intorno come se fosse una di loro, si fidano istintivamente di lei. Nello stesso tempo e nello stesso libro, il thriller di Debbie Howells “La donna silenziosa”, da agosto in libreria per la Nuova Narrativa Newton Compton (pp. 330, euro 10,00), Rosie è la diciottenne che rivive la sua vita. Dice di essere morta, accoltellata. Racconta di sé nei capitoli in corsivo, alternati alla narrazione (nei classici caratteri grafici in tondo) che assorbe gran parte del romanzo e segue il punto di vista di Kate.
Debbie Howells – studi di psicologia alle spalle – vive nel West Sussex, è stata istruttrice di volo, poi proprietaria di un negozio di fiori e dopo il successo ottenuto con questo thriller d’esordio, conta di fare la scrittrice a tempo pieno.
Rosie, Rosanna, vive in un paesino minuscolo, va a scuola con Gracie. Il papà, Neal, è un affascinante inviato di guerra televisivo. Lui e Jo hanno due figlie, guidano belle macchine e vivono in una casa enorme, disegnata da un grande architetto.
L’amicizia tra le due mamme si limita a qualche caffè con le altre, pranzi occasionali, niente di più. È soprattutto Rosie a incuriosire e attrarre Kate, tanto più perché condivide l’amore per i cavalli.
Davanti alla notizia che ha tanto colpito la madre, Grace sulle prime minimizza, dicendo che probabilmente Rosie Anderson è solo in giro con Poppy, un’amica sgradita alla famiglia, per il suo debole per i maschi: si va sbaciucchiando perfino con quel tipastro di Ryan Francis e porta minigonne tanto corte che fanno vedere le mutande.
Nei giorni che seguono, la polizia passa in rassegna meticolosamente la cittadina. Tutti sono interrogati, ma nessuno sa dire nulla di rilevante, il caso non fa un passo avanti.
Dopo un commovente appello televisivo del padre, la scomparsa della ragazza diventa una notizia da prima pagina. La stampa piomba sul paesino, creando problemi ad una piccola comunità non abituata a condividere con estranei la propria vita tranquilla. Qualcuno aizza perfino i cani contro i giornalisti che gironzolano intorno alle proprietà. Tra i cronisti c’è anche Laura.
Kate ricorda quando andavano a scuola: hanno fatto insieme le prima vacanze da sole e avevano una cotta per lo stesso ragazzo. Poi Laura si è trasferita e si sono perse. Incredibile, si sono ritrovate dopo tanto tempo, ma questa Laura è slanciata e tonica, indossa vestiti alla moda: che fine hanno fatto i capelli spettinati e la ciccia?
La Rosie che racconta della sua infanzia - nelle pagine in corsivo, si è detto - rivela qualcosa di non molto chiaro sull’amicizia di mamma Jo con uno straniero e sulla visita in una casa. Rosanna ricorda di avere avuto appena cinque anni e di essersi sentita profondamente a disagio.
La rivelazione scioccante arriva con una telefonata di Grace a Kate:
“Nel bosco… hanno trovato… Rosie è morta!”
L’hanno rinvenuta sepolta sotto un mucchio di foglie, da qualcuno che le ha pure tagliato i bei capelli biondi.
Nel bosco. È proprio lì che a Kate è accaduto uno strano evento dopo la scomparsa della ragazza. Era a cavallo, è stata disarcionata ed ha avvertito una sensazione mai provata. Ha sentito che in quel luogo era successo qualcosa di terribile. È certa che anche l’animale abbia condiviso una sensazione improvvisa, per questo si è imbizzarrito.
Vengono alla luce i dettagli. Omicidio, una parola finora solo pensata. Segni di colluttazione, diversi traumi alla testa. È stata più volte accoltellata.
L’hanno trovata nella stessa radura in cui Kate è caduta con Zappa.
Si torna al corsivo. Rosie sostiene di avere tanto desiderato un cucciolo, quando aveva otto anni. Un piccolo cane da amare e da cui ricevere amore. La mamma era d’accordo, ma papà Neal non ha voluto, l’ha guardata seccato e le ha imposto di attendere i dodici anni. Quando fa così non c’è modo di smuoverlo, in famiglia cala il gelo.
Poco a poco, “La donna silenziosa” da thriller diventa un dramma psicologico, com’è nei mezzi di Debbie Howells... Al racconto delle due si aggiunge quello di Delphine, la sorella minore, l’altra figlia di Jo e Neal.
Kate si sente in colpa, è vissuta accanto a quella ragazzina e non sa niente di lei e del perché sia morta. Rosie torna al suo passato, rivive momenti, riprova sentimenti, torna ad avvertire emozioni, ma la sua prosa è fredda, distaccata. Delphine è tanto piccola ma è più matura dei suoi pochi anni.
Quanti segreti si nascondo nelle famiglie e nelle persone. Anche chi è più vicino può restare uno sconosciuto.
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