La figlia segreta
- Autore: Shilpi Somaya Gowda
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Corbaccio
- Anno di pubblicazione: 2011
La maternità negata è il dolore che accomuna Somer e Kavita, due donne che non conoscono neppure l’esistenza l’una dell’altra, ma le cui vite sono destinate a incrociarsi e legarsi nella persona della figlia, senza che loro si incontrino mai.
Somer, americana, sposata a un immigrato indiano, scopre con sconforto di non poter avere figli. Nel frattempo Kavita, in un villaggio rurale indiano, partorisce la seconda femmina, e, per evitare che il marito, com’è già accaduto con la prima, la faccia sopprimere perché non se la possono permettere, con l’aiuto della sorella la porta in un orfanotrofio, fingendo che sia morta naturalmente. Straziata dal dolore, impone comunque alla figlia il nome di Usha, "alba". Nel frattempo, Krishnan, il marito di Somer, la convince ad adottare un bambino da un orfanotrofio in India. Così ha inizio la storia di Asha, "speranza", il cui nome viene cambiato affinché sia più facile da pronunciare. Anche questo è un destino che condivide con la sua madre naturale: in realtà, Kavita si chiama Lalita, ma il nuovo nome le è stato imposto al momento delle nozze affinché gli astri le fossero più favorevoli. Asha cresce in America, consapevole delle sue origini, alle quali non crede di essere legata più di tanto: è smentita però dal legame con Krishnan, che si rafforza ogni giorno di più, e dal quale Somer si sente sempre più esclusa. Nel frattempo Kavita e il marito Jasu hanno il tanto sospirato figlio maschio, Vijay. Ma negli anni proprio quel desiderato figlio causa ai genitori più problemi che gioia, mentre Kavita non riesce a staccarsi dal ricordo di quella figlia che è stata costretta ad abbandonare. Queste due strade, solo in apparenza separate, si avvicinano in modo brusco e sofferto quando Asha decide di frequentare uno stage semestrale in India, ospite della famiglia di Krishnan. Attraverso le sue esperienze giornalistiche negli slum di Mumbai, Asha viene a contatto in modo scioccante con una realtà con la quale non aveva mai fatto i conti, mentre il legame con la famiglia del padre adottivo e con le proprie origini, da lei sottovalutato, si rivela essere molto più forte di quello che ella stessa non avesse mai potuto immaginare. Nel frattempo, Asha matura anche la decisione di ricercare la propria famiglia naturale, mandando Somer in confusione e riempiendola di dubbi e di paure.
Articolata e coinvolgente, la storia di Asha e delle sue due famiglie rifugge gli stereotipi del feuilleton e il classico lieto fine, preferendo la descrizione di un’India spesso, per noi occidentali, difficile da digerire, di pari passo con quella dei sentimenti che Asha e le sue due madri attraversano e cercano di far combaciare dentro di sé. I capitoli sono corti: inizialmente si alternano fra le lontanissime vite di Somer e Kavita, poi sono sempre più incentrati su Asha, la giovane protagonista che, in sé, le riassume entrambe. Il racconto è espresso al presente, e anche per questo il lettore riesce ad entrare ancora meglio nella vita dei personaggi, quasi come se ne leggesse la cronaca in tempo reale. Si condivide lo strazio di Kavita, la sua interna ribellione contro una società che incoraggia l’ecografia solo per poter effettuare l’aborto preventivo, e che fatalmente, alcuni anni dopo, si ritrova gravemente squilibrata. Si solidarizza con il sentimento di esclusione e le paure di Somer, ma soprattutto si vive la crescita interiore di Asha, il bene e il male che porta con sé.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La figlia segreta
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