La frontiera. Viaggio intorno la Russia
- Autore: Erika Fatland
- Genere: Letteratura di viaggio
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Marsilio
- Anno di pubblicazione: 2019
Erano nazioni e territori prossimi all’immensa Unione Sovietica. Oggi sono i confini della Russia: Asia, Caucaso, Europa, persino alcune zone artiche. Una babele di lingue. Un coacervo di storie. E anche di latitudini, abitudini e modi di vivere.
Proprio come i paesi limitrofi, enormemente differenti tra di loro, la Russia è una terra eclettica che racchiude molte storie, molti territori e non da ultimo molti popoli. Nel corso della storia la vastità è sempre stata la sua miglior difesa. Le distanze sono talmente grandi che nessun esercito straniero è mai riuscito a prendere il controllo di questa imponente distesa di terra. Ma l’estensione geografica è anche la sua più grande debolezza (…) Se l’Unione Sovietica alla fine ha iniziato a sfilacciarsi, questo è in gran parte dovuto al fatto che i popoli limitrofi si sono rivelati e così un filo dopo l’altro, repubblica dopo repubblica, dalla Lituania alla Georgia, l’impero si è disfatto.
A raccontarla fu dapprima “Sovietistan”, oggi è il poderoso La frontiera . L’autrice di entrambi i libri (editi da Marsilio) è norvegese, globetrotter, antropologa, e capace di una scrittura in una sola parola ammaliante. Si chiama Erika Fatland e conviene tenerla d’occhio. Questo suo nuovo La frontiera. Viaggio intorno alla Russia (Marsilio 2019 traduzione italiana di Sara Culeddu, Elena Putignano, Alessandra Scali) ha la mole di un mattone (662 pagine) e la soavità di una piuma, nonostante contenga un gran novero di informazioni storiche, geografiche, politiche, sociali, dei territori di cui si occupa. Si parte dalle libertà obbligatorie della famigerata Corea del Nord e si approda (si fa per dire) al mar Glaciale Artico. Viaggiando per terra, per cielo e per mare attraverso Cina, Mongolia, Kazakistan, Azerbaigian, Georgia, Ucraina, Bielorussia, Lituania, Lettonia, Estonia, Finlandia e Norvegia. Cambia il paesaggio, cambiano i popoli, cambiano le rotte, gli incontri, le scoperte, ma quella della grande Russia resta pur sempre una questione di confini.
Attraversare un confine è una delle cose più affascinanti che esistano. Dal punto di vista geografico lo spostamento è minimo, quasi microscopico. Ti sposti appena di qualche metro, ma sei già in un altro universo. In certi casi è tutto diverso, dall’alfabeto, alla valuta, i volti, i colori, i sapori, fino alle date importanti e ai nomi che le persone riconoscono.
Erika Fatland ha viaggiato oltre otto mesi. Ha convissuto con i popoli più disparati, raccolto interviste, accumulato storie, cimentandosi coi ghiacci, i paesaggi, la diffidenza o l’accoglienza di diverse etnie. Lo ha fatto, ritengo, per se stessa e lo ha fatto per questo libro. Un libro indimenticabile, un po’ diario di viaggio, un po’ saggio storico, un po’ ricerca antropologica, che ha la Russia come movente e alla Russia quindi ritorna, anche attraverso il filo rosso di una domanda sottesa: cosa ha significato – e cosa ancora significa – vivere sul confine di un così grande impero? Imperdibile.
La frontiera: Viaggio intorno alla Russia
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