La geometria degli inganni di Luca Martini

"La geometria degli inganni", una raccolta di tredici racconti, segna l’esordio narrativo di Luca Martini, un autore che fino ad ora ha pubblicato sillogi poetiche (l’ultima con l’editore Giraldi nel 2006, dal titolo "Partitura compiuta per pensieri distratti").

Come viene giustamente segnalato dalla quarta di copertina, si tratta di 13 racconti che rivelano la struttura degli inganni insiti nelle relazioni umane: 13 storie che scompongono pezzo per pezzo le dinamiche dei legami, mettendo a nudo la nostra profonda fragilità. Attraverso la prosa fluente ed efficace di Martini, si scoprono diverse vite: una coppia stanca che cerca di ravvivare il proprio menage senza troppe convinzioni; un papà cialtrone che affascina un bambino che cerca di emularlo anche quando quell’uomo è debole e ferito; un giovane musicista allo sbando, che si arrabatta nel suo precariato vitalizio; la caduta degli ideali della sinistra italiana visti attraverso gli occhi di un ragazzo che cresce e diventa uomo; due genitori che si ingannano a vicenda e vengono visti dallo sguardo triste di un figlio, fino ad arrivare ad un padre che non accetta l’omosessualità del figlio.

C’è molto Carver in questo libro, scritto in maniera lucida, brillante, efficace, mai noiosa, a tratti poetica. Credo sia un libro da consigliare, scritto da un autore che cerca di raccontare la vita e le sconfitte con la sensibilità di un poeta, uscito da un piccolo e dinamico editore, la Voras Edizioni di Ravenna, che promette grandi cose.