La grande storia della prima guerra mondiale di Martin Gilbert

Martin Gilbert, grande storico britannico, biografo ufficiale di Wiston Churchill e uno dei maggiori esperti dell’olocausto ci propone la descrizione completa di quel fenomeno mondiale che fu rappresentato dal conflitto 1914-18. Con un’opera enciclopedica e dettagliata, Gilbert ci descrive le motivazioni del conflitto le incomprensioni tra i potenti stati e casati dell’epoca, gli intrighi internazionali e tutto lo sviluppo bellico sui vari fronti. I milioni di morti tra i soldati e i civili, le battaglie in trincea ma anche i bombardamenti, le epidemie e gli stenti nelle grandi città. Dal genocidio degli armeni, alla fuga dei serbi, al blocco navale finale imposto alla Germania: tutti gli aspetti della guerra sono analizzati scrupolosamente anche se gli episodi collegati agli inglesi sono ovviamente più rimarcati e conosciuti dallo scrittore.

Oltre all’analisi generale, Gilbert ci presenta vari aspetti umani propri del singolo soldato o della singola donna rimasta in città, traendoli da lettere autentiche dell’epoca dalle quali traspare le vera e cruda realtà dell’epoca. E’ soprattutto questo il motivo che rende l’opera unica ed imperdibile, la veridicità di azioni ed atti che ci vengono tramandati dai colloqui epistolari del fante con la propria famiglia o dell’ufficiale con la promessa sposa. La commozione che ne traspare travalica ogni altro aspetto politico o militare e ci fa toccare con mano la drammaticità della vita di quei giorni se confrontata con la nostra odierna. La paura e l’eroismo, il coraggio e la forza dei semplici protagonisti non può che sorprenderci.
Sepoy Usman Khan, soldato indiano del contingente britannico, ferito due volte ad Ypres sul fronte francese, si rifiutò di abbandonare la posizione finché una scheggia di granata gli squarciò gli arti inferiori. Od ancora il sottotenente Preston White ricorda in una lettera che il giorno del compleanno del Kaiser tedesco, l’artiglieria inglese sparò 21 colpi in suo onore. O l’esperienza di Vera Brittain nell’inferno di un ospedale inglese dove senti affermare: “Li batteremo, ma prima ci spezzeranno il cuore!”.

Decine e decine di aneddoti di personaggi comuni intervallati da altri relativi invece a capi di governo, grandi generali e politici ci raccontano una tragedia umana che sconvolse il continente dal fronte francese a quello italiano a quello tedesco-russo. Vengono raccontati episodi di battaglie in Turchia, in Grecia e nel mediterraneo in uno sconvolgente quadro che ha affossato l’umanità per cinque lunghi anni e che non si sarebbe dovuto più ripetere. Tutti sappiamo come è andata a finire ed ancor oggi in tutto il mondo le guerre sono tutt’altro che terminate. Nel nostro piccolo, rileggiamo questo libro in modo da creare quell’Humus culturale che possa in un futuro non troppo lontano scongiurare queste immense tragedie umane!