La legge del cassetto chiuso
- Autore: Michele Gaetano Malandrino
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Se non ci pensi tu a correggerti, ci penserà la vita a raddrizzarti le ossa: correttissimo, sperimentato di persona, assicura Michele Gaetano Malandrino, autore di un romanzo da prendere o lasciare, un po’ come lui. Creativo, vulcanico, a giudicare dai suoi social, intellettuale ma non intellettualoide, moderno sebbene tutt’altro che irrispettoso del passato, anzi. Titolo: La legge del cassetto chiuso, editore il gruppo milanese Santelli (marzo 2023, collana Narrativa/Serie Blu, 210 pagine), il genere è un bel rebus.
Chissà se a Michele Malandrino garba l’enigmistica? Si direbbe di sì, perché tra lui e gli editor Santelli confezionano una biografia in gerenza che somiglia a un crittogramma. Insegna materie umanistiche negli istituti superiori, da oltre vent’anni è impegnato in una ricerca che ha il suo terreno d’indagine nelle possibilità extrasensonali dell’essere umano.
Proviamo a Facebook-ricavare altro di Malandrino (non vorrei essere stato lui a scuola, con quel cognome... per via del mio ne so qualcosa di giochi di parole stupidi). È nato a Taranto, vive a Bari, laure nel 1982 in lettere e filosofia a Salerno, frequenta Roma, ama l’avventura e il mistero, s’interessa di medicina multidimensionale e non considera una sciocchezza la cartomanzia. Magari ci smentirà, dimostrerà che quanto dedotto su di lui è sbagliato e che le nostre doti investigative sono a livello di quelle culinarie: pari a zero.
Non sarà errato, però, sostenere che al cospetto della sua narrativa occorre prendere confidenza con l’extrasensorialità, la parapsicologia, le scienze olistiche e che si sentirà parlare di chiavi segrete della Conoscenza, di auto-sviluppo quantistico-mentale, di karma e di Maestri con la “m” maiuscola e carisma da vendere.
Extrasensoriale, indicata in parapsicologica con la sigla ESP (dalle iniziali dell’inglese Extra Sensory Perception), è la percezione acquisita in particolari circostanze da individui particolarmente dotati, senza fare ricorso ai cinque sensi. Ad esempio, con la telepatia, la chiaroveggenza, la chiaorudienza, la precognizione, la retrocognizione. Questa è la definizione neutra, per così dire, perchè i sostenitori ovviamente esaltano l’extrasensorialità, i detrattori invece smontano: la comunità scientifica rileva l’assenza di metodi inattaccabili di valutazione delle prove e la classifica tra le pseudoscienze.
Il romanzo bussa alla porta e chiede di essere raccontato.
Pietà per Arzeni Lucio, dalle sue ceneri rinasce come un’araba fenice Lucio Arzeni, rinnovato, liberato, inequivoco. Il manager rampante non c’è più. Classe 1959, a cavallo tra i quaranta e i cinquantanni ha deciso di cancellare l’uomo dalle soluzioni vincenti, di risolvere il dilemma con l’avere a vantaggio dell’essere. Ha voltato le spalle a una società che ti misura solo con quello che hai e lui non ha una moglie (il matrimonio è naufragato malamente e per miracolo la figlia si degna di cercarlo), non ha un lavoro (la dirigenza dell’azienda se l’è squagliata col malloppo), non ha una casa (vive in pianta stabile con la madre). Non ha soldi, soltanto debiti.
Del resto, non si era mai amato, non aveva mai creduto davvero in se stesso. Ma ognuno ha un’anima e non mancano buoni amici provvidenziali, in questo caso Fiorella. Direttrice di una biblioteca pubblica, gli mette in mano il libro di un ex medico mutualista che ha piantato tutto per dedicarsi alla ricerca pura dello spirito. Vive da moderno asceta in un eremitaggio in collina, dove riceve aspiranti alla Conoscenza, che guida in sedute di meditazione.
Più legge, più Lucio sente di avere trovato il Maestro che cercava da tanto tempo. Lo confermano la forza di quelle concettualità, la semplicità dell’esposizione, contro tanti scritti criptici che sembrano fare di tutto per non far capire.
Quella dottrina è orientata verso una scienza che offre una spiegazione a tutto, magari essenziale, all’opposto delle discipline ermetiche, come l’esoterismo: retorico, incapace di approfondimenti, “un dire senza dire niente”.
Qui non c’è un’élite alla quale sono riservati segreti inaccessibili ad altri. Questo autore dissacra ogni settarismo, rivela ogni verità, perchè chiunque ha il diritto di nutrirsene e non esistono caste di eletti da privilegiare. Lucio è sempre più rapito.
Il maestro accetta d’incontrarlo e si rivela un uomo di aspetto curato, non eccentrico ma nemmeno ordinario, sobrio, calmo e pacato, con un’aria di chiara disponibilità.
Sei stato un perdente fino ad oggi, hai seguito le peggiori strade, quelle che si allontanavano da te. Ora la ruota della tua vita girerà dall’altra parte, ma dovrai impegnarti... non farai anche tu come pretenderebbe di fare tanta gente che certa pagnotta la reclama già pronta dalla vita.
Lucio accetta di sottoporsi all’iniziazione, sapendo di trovarsi davanti a uno spartiacque che dividerà in due parti la sua esistenza: precedente l’incontro e la successiva. È certo di aver trovato la sua guida, in carne e ossa.
C’è un punto del nostro cervello nel quale si annidano i ricordi di cose passate, lontane nel tempo. È quello che chiamo la legge del cassetto chiuso. Fino a che qualcuno non lo apre…
E poi che altro dire, che Michele Malandrino non abbia scritto in questo suo lavoro?
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La legge del cassetto chiuso
Lascia il tuo commento