La libertà ha i tuoi occhi di Ronald H. Balson

La libertà ha i tuoi occhi (Garzanti 2019, titolo originale Karolina’s Twins, traduzione di Roberta Scarabelli) è il nuovo romanzo di Ronald H. Balson, che si è imposto sulla scena letteraria mondiale con il bestseller Volevo solo averti accanto.

Ho fatto una promessa a una persona molto speciale e ho intenzione di mantenerla.

Era stato il bisogno di scoprire cos’era successo a due bambine molti anni prima che Lena, ormai anziana si era rivolta all’investigatore privato Liam Taggart e a sua moglie, l’avvocato penalista Catherine Lockart. Il desiderio di Lena era quello di onorare la sacra promessa fatta alla sua migliore amica, Karolina, di tornare in Polonia e trovare le bambine le sue gemelle, abbandonate e perse durante l’Olocausto.

Le troveremo, ne sono sicura. Con il vostro aiuto prezioso.

Un’impresa quasi impossibile, ma Lena non poteva dimenticare quello che era accaduto settant’anni prima su un treno che correva implacabile verso un campo di concentramento. La vita di Lena si era concentrata su un solo obiettivo, portare a termine la promessa fatta a Karolina. Ma per onorare quell’obiettivo e per dare pace alla sua anima, Lena doveva riannodare i fili della memoria. L’anziana donna, nello studio dell’investigatore, aveva iniziato a rievocare il proprio doloroso passato. Lena Scheinman era nata nel 1924 nella città di Chrzanów, in Polonia, a ovest di Cracovia nella regione della Slesia. Karolina, la sua migliore amica, abitava vicino ed erano cresciute insieme, infatti, le ragazzine erano inseparabili. Ma la vicina Germania scivolava sempre più nell’abominio, Hitler saliva al potere, con l’inasprirsi della retorica antisemita tedesca, anche a Chrzanów divenne ben evidente la bufera che incombeva. Con l’attacco della Germania nazista alla Polonia, la Seconda Guerra Mondiale era diventata una triste realtà.

Ci vogliono scacciare dall’Europa. Non solo dalla Germania, da tutta l’Europa.

Balson, avvocato con la passione per la scrittura, ha tratto ispirazione per l’appassionante trama del romanzo dalla vera storia di “una donna eccezionale e coraggiosa”: Fay Scharf Waldman, alla cui memoria il libro è dedicato. Quest’ultima, sopravvissuta all’Olocausto, era stata arrestata e trasferita ad Auschwitz, ma Fay era riuscita fortunatamente a scappare durante una delle famigerate “marce della morte”, tanto care ai nazisti, perversamente ideate per sfiancare i prigionieri già ridotti a larve umane. La simbolica storia di Fay ha commosso profondamente l’autore, tanto da convincerlo a scrivere un racconto romanzato, che si basa sui fatti veri riguardanti questa figura di donna esemplare e determinata, ovviamente con il suo permesso. Una storia struggente e coinvolgente che non mancherà di appassionare e suscitare empatia nei lettori. Da qui l’importanza di sottolineare come sia fondamentale celebrare ogni anno il Giorno della Memoria, giacché per milioni di persone innocenti, colpevoli di appartenere a un’altra razza, a un altro credo politico o a un’altra religione, l’internamento nei lager è stata un’esperienza estrema, un’autentica discesa negli abissi dell’umanità, quasi inconcepibile per chi non l’ha vissuto. Ma è veramente accaduto, nel cuore dell’Europa, a metà del secolo scorso, e negare ciò non ha assolutamente alcun senso.