Ogni cosa è per te
- Autore: Ronald H. Balson
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2016
Dopo un anno e mezzo circa dalla pubblicazione di “Volevo solo averti accanto” primo romanzo e grande successo di Ronald Balson, professione avvocato e ora scrittore di successo, ecco in Italia, dal giugno 2016, il secondo libro di quest’autore conosciuto ormai a livello mondiale.
“Ogni cosa è per te” (Garzanti) è un romanzo con una profonda matrice storica poiché Balson è uno studioso delle vicende che provocano mutamenti radicali nelle società e nelle intere nazioni e le pone come scenario ed elemento fondamentale nei suoi romanzi.
Se in “Volevo solo averti accanto” i fatti più evidenti erano la situazione degli Ebrei e l’Olocausto, a “Ogni cosa è per te” fa da sfondo la questione israelo-palestinese, conflitto politico-militare che vede contrapposti lo Stato di Israele, da una parte e i palestinesi e gli Stati arabi circostanti, dall’altra. Dalla fine del diciannovesimo secolo in poi la Palestina, definita nella Bibbia “Terra di Canaan” e “Terra di Israele”, chiamata “Terra Santa” da ebraismo, cristianesimo e islam, è teatro di lotte aspre e complesse che non hanno avuto ancora termine, torturano quei luoghi e i loro abitanti. Tanto l’ambientazione storica è complessa, tanto la vicenda narrata si rivela toccante e struggente.
Tutto ruota intorno alla figura di Sophie, sei anni, spiccata intelligenza ma con un destino non facile già alle spalle. Lei è la figlia di Jack Sommers, avvocato ebreo di successo e di Alina, una pianista palestinese dolce ma forte e coraggiosa allo stesso tempo. L’amore per Jack, conosciuto casualmente, pare impossibile perché la di lei famiglia, in particolare il padre, rifiuta categoricamente che la giovane donna si unisca ad un uomo di altra religione e, quindi, nemico. Nulla serve a far cambiare idea al facoltoso medico di Hebron e Alina, per unirsi a Jack, è costretta a fuggire. I primi anni di vita negli Stati Uniti paiono fugare molte nubi all’orizzonte: seppur distante dai genitori ed in contatto solo con la madre perché il padre , il dottor Arif-al-Zahani, l’ha ripudiata, Alina vede crescere sempre più l’amore per Jack e dalla loro unione nasce Sophie, la perla, la piccola farfalla che tutti incanta. Ma una triste sorte è lì, pronta a strappare ai protagonisti quella gioia così anelata: dopo un unico viaggio nella terra di origine per rivedere la madre colpita da infarto, Alina fa ritorno a casa ma viene colta da improvvise, fortissime febbri resistenti a qualunque tipo di cura. Non c’è che arrendersi e lasciare Sophie alle cure del papà il quale, però, da quel momento, oltre a fare i conti con i dolori per la perdita dell’adorata moglie, si ritrova in una difficile questione di affidamento. I nonni materni si fanno vivi e vorrebbero crescere la piccola ma dopo tante udienze in tribunale, al padre viene concessa la tutela della bimba. I nonni, però, la possono vedere una volta al mese anche grazie al benvolere del protagonista che non avrebbe potuto, in nome dell’amore per Alina, che i nonni non vedessero ogni tanto la nipote. Ma al-Zahani non si arrende e durante uno degli incontri con la piccola, sottrae la bimba al padre e la porta a vivere nella sua casa-fortezza di Hebron. Sophie non ha più punti di riferimento e sebbene la nonna le stia affettuosamente accanto, vorrebbe rivedere il suo papà poiché sa che la mamma è volata in cielo. I suoi pianti, la sua tristezza non mutano le intenzioni del facoltoso e determinato dottore che, oltre ad avere progetti per il futuro della nipote, partecipa nascostamente a riunioni politiche e si rivela la mente ideatrice di un possibile attentato.
Che succede nel frattempo a Jack? L’uomo fa di tutto per ritrovare la sua bambina, sparisce dal posto di lavoro, si nasconde e nel frattempo viene a contatto con persone più o meno “pulite” che potrebbero però aiutarlo a ritrovare Sophie. Si ritrova lui stesso, tuttavia, intrappolato in qualcosa di immensamente più grande. Quel che poteva sembrare il pagamento di un riscatto per riavere la piccola è in realtà molto di più. Gli sono accanto Marcy, un’amica casualmente, o forse per destino, ritrovata, Liam e Catherine, rispettivamente bravi detective e avvocato, già tra i personaggi principali del primo romanzo di Ronald H. Balson, e Kayla un agente che pare appartenere alla CIA ma che solo nel finale rivelerà la propria identità. Il comune intento di liberare Sophie è alla base di tutto ma si rivela l’occasione per fermare uno fra i più efferati attacchi jihadisti. L’epilogo è positivo ma la storia, con i tanti colpi di scena, con le mille avversità, fa rimanere i lettori con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.
“Ogni cosa è per te” si rivela intenso, coinvolgente e scritto quasi per essere già portato su un set cinematografico sia per il linguaggio vivo e pulsante sia per il susseguirsi di colpi di scena.
Quel che dà valore al libro è innanzitutto il quadro storico descritto con precisione e chiarezza dall’autore. La situazione politica estremamente complessa assume dimensioni più chiare anche se l’odio fra quelle genti è talmente forte da esser quasi incomprensibile.
A travalicare tutto questo sta l’Amore, quel sentimento che merita d’esser scritto in maiuscolo e che tutti auspichiamo, come dice Jack a Sophie dopo averla ritrovata. Le promette che un giorno si sarà tutti amici. Quando?
“Sono propenso a credere che un giorno o l’altro succederà. Non oggi magari, nemmeno domani, però un giorno sì, forse quando comanderà la tua generazione... Perché l’amore è più forte dell’odio”
“Ogni cosa è per te” riunisce in sé tante caratteristiche: dal thriller al romanzo storico e anche a una storia d’amore che tanto racconta di tristi vicende e realtà ma che comunica anche un forte messaggio di speranza. Impossibile non leggerlo.
Ogni cosa è per te
Amazon.it: 11,40 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Ogni cosa è per te
Lascia il tuo commento