La Maestra portava carbone
- Autore: Giuseppe Maurizio Piscopo e Salvatore Ferlita
- Genere: Scuola
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2018
Il lato oscuro dell’insegnamento quello che prende in esame l’autore in questo suo ultimo pregevole ed agile volume, La Maestra portava carbone, piccolo di dimensioni ma grande per i contenuti e gli argomenti che affronta. Ci si rende conto dei tortuosi e indegni sentieri che può prendere l’opera di educazione svolta dai maestri di scuola. Sono esperienze segnate da una negatività che scaturisce da un insana e spesso intenzionale volontà di procurare nocumento irreversibile ed incidere negativamente sul vissuto degli alunni.
Una fenomenologia grave ancor più perché riguarda soggetti deboli in fase di formazione che non hanno ancora acquisito la capacità di superare tali esperienze negative non discernendo compiutamente il confine tra lecito ed illecito, tra bene e male.
Non si può ovviamente generalizzare in quanto la parte più numerosa degli insegnanti opera con passione, svolgendo con professionalità un compito difficile e delicato. “Bisogna fare molta attenzione a quanto si dice, ai gesti,” afferma Alex Corlazzoli nell’introduzione che ben significa i contenuti del libro.
Si percorre,un viaggio nel mondo degli educatori, maestri che hanno il compito primario di preparare alla vita svolgendo un mestiere duro che richiede dedizione assoluta e profonda sensibilità. Ecco che però all’interno di questo mondo, si annidano istinti di violenza che vengono a manifestarsi in gratuiti maltrattamenti.
Si sostiene come:
l’ignoranza è la migliore alleata dei “cattivi maestri” che sovente riversano le loro interne frustrazioni negli alunni, rompendo il patto che ci dovrebbe essere tra bambini e maestri, tra maestri e famiglie. La fiducia viene così ad essere tradita totalmente.
“La Maestra portava carbone” è una storia apparentemente di fantasia che pare invece presa dalla lettura della cronaca dei nostri giorni ma contiene anche una toccante storia vera: la“Storia di Faustina”, espressione di una diretta esperienza di Giuseppe Maurizio Piscopo che esalta il lato gratificante del lavoro quotidiano dei maestri.
Salvatore Ferlita completa ed arricchisce il volume conducendo il lettore in un istruttivo ed esauriente excursus storico e letterario che cita eccelsi autori tra cui Sant’Agostino, Montaigne, Verga, De Amicis, Dickens, Mark Twain, Pasolini, don Milani, Sciascia ed altri ancora .
Per i bambini dell’antichità la scuola è stata un luogo di mortificazione ed Agostino di Ippona nelle “Confessioni” così si esprime :
Mi mandarono a scuola per imparare a leggere e a scrivere, anche se non capivo a che potesse servire, e se non capivo e non imparavo, mi picchiavano, perché così usava…. E non serviva a un granché invocare Dio per non buscarle.
La maestra o il maestro aprono ai bambini le porte di un mondo nuovo, consegnando loro le lettere dell’alfabeto costruendo le parole per capire e raccontarsi.
Il libro di di Giuseppe Maurizio Piscopo e Salvatore Ferlita è da leggere con grande interesse anche se contiene passaggi duri, diretti a far comprendere il ruolo cardine della scuola nella società rappresentando episodi e comportamenti che non si abbiano più a ripetersi. Il maestro Piscopo:
Prima di lasciare la scuola elementare ho cercato di portare un contributo affinché tutti quelli che lavorano con i bambini si rendano conto della delicatezza del loro ruolo che è di fondamentale importanza per la scelta della professione e la realizzazione nella vita
La maestra portava carbone. Quando la scuola diventa cattiva
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