La moglie che dorme
- Autore: Catherine Dunne
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Guanda
- Anno di pubblicazione: 2013
"Farrell guarda sua moglie che dorme. Il suo viso minuto è pallido, incorniciato dai lucidi capelli scuri. Nel riposo ha un’espressione fiduciosa, come quella di un bambino. Lui si china a scostarle i capelli dalla fronte. Sente una stretta proprio sotto il cuore nel ripetere quel gesto consueto, familiare… Le rimbocca il lenzuolo di cotone bianco sotto il mento. Non vorrebbe lasciarla, non ancora… Arriveranno fra ventiquattro ore. Lui sarà pronto a riceverli."
Nella vita di ognuno ci sono angoli remoti di dolore e di sofferenza con i quali a volte si riesce a convivere, altre volte non è possibile. È questa la storia di Farrell e del suo amore malato. Il dramma che il protagonista ha vissuto da bambino non lo abbandonerà nella sua vita di adulto e l’amore che riceverà non riuscirà a placare i fantasmi della sua mente. Il suo nome è Vincent ma non vuole essere chiamato con lo stesso nome del padre. È la persona che ha più odiato e che gli ha reso la vita un inferno.
La drammatica vicenda di Farrell in La moglie che dorme (Guanda Editore, 2013) ha due diversi piani temporali narrativi: il presente e il passato. Il passato irrompe all’improvviso nella sua mente, si sovrappone e si confonde con il presente, e i ricordi gli lacerano il cuore ogni volta. Nonostante gli anni trascorsi è ancora preda di quell’antico dolore. Si risvegliano le sue paure, le stesse di quando era bambino: il padre ubriaco e violento, il suo rientro a casa di notte e il boato che annunciava lo scatenarsi della sua furia. Spaventato e piegato su se stesso, in cima alle scale, udiva qualcosa che veniva trascinato sul pavimento, qualcosa di pesante. Poi la voce di sua madre che supplicava; era carponi con la schiena rivolta al caminetto e con la testa china. Il padre, curvo su di lei, la teneva per i capelli, una manciata di capelli lunghi e quasi tutti grigi. Il tormento e l’angoscia vissuta negli anni d’infanzia non riuscirà a superarli e neanche a dimenticarli.
Farrell ha continuato a vivere. Sua madre si lasciò morire, il padre alcolizzato scomparve, i suoi fratelli più piccoli ospitati in un istituto furono adottati e lui, che era il più grande, venne accudito come un figlio dalla vicina di casa. Nel tempo presente Farrell ha quarant’anni, è un bravo artigiano, restaura vecchi mobili, e nel quartiere più ricco della città incontra Grace, la donna della sua vita. Rimane fulminato dalla sua bellezza, occhi azzurri, carnagione pallida, la bocca scarlatta e i capelli neri, lucenti. Grace ha poco più di vent’anni, è una ragazza lontana dall’aver vissuto un’infanzia nei quartieri poveri come era stato per lui. Lavora nell’azienda di famiglia e per far felice il padre ha rinunciato alla sua vena artistica, quella di modellare e riprodurre bambole d’epoca. Ha vissuto nell’eleganza e nel benessere, perché mai, si chiede Farrell, dovrebbe interessarsi ad un tipo come me? Grace, invece, si innamora fin da subito e contro il volere della famiglia decide di andare a vivere da lui.
Farrell è un uomo felice come non lo è mai stato. Ogni giorno è sempre più innamorato, ed anche più geloso, a tal punto che la paura di perdere Grace diverrà un’ossessione. Il pensiero di non poterla avere tutta per se lo trascina in luoghi bui, in quei tunnel nei quali nei momenti di spavento non riesce a riconoscersi: è un adulto o è ancora un bambino? A nulla può l’amore di Grace. Sono attimi di terrore in cui la sua mente si blocca, il cuore inizia a battergli all’impazzata, il corpo è madido di sudore e i suoi occhi diventano ciechi. Si ritrova nel suo passato, trascinato da ombre, fantasmi e lampi di memoria. Una vita, la sua, senza nessuna via di scampo.
Uscito alla fine degli anni novanta, La moglie che dorme è il secondo romanzo, dopo La metà di niente, della scrittrice irlandese Catherine Dunne. L’autrice ha conquistato negli anni moltissimi lettori e il suo successo è racchiuso nelle storie che narra. Storie di famiglia, di figli, di amore e tradimenti, che suscitano emozioni e che sono molto coinvolgenti.
La scrittrice trae ispirazione dalla vita di tutti i giorni, dalla sua come dalla quotidianità, con parole che puntano dritte al cuore sa narrarci di chi affronta la vita e di chi è costretto a subirla. I personaggi dei suoi romanzi non sono quasi mai dei vincenti, come Farrell, che vivrà sentimenti travolgenti e distruttivi.
Un romanzo che colpisce sin dalla prima pagina e che offre molti spunti di riflessione.
La moglie che dorme
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