La moglie del serial killer di Alice Hunter

“Il thriller di cui tutti parlano” recita la fascetta che accompagna questo romanzo di Alice Hunter molto inglese, in libreria dal 4 aprile 2022 per Newton Compton con il titolo La moglie del serial killer e la traduzione di Caterina Dell’Olivo.

Nei dintorni di Londra, un paese idilliaco di nome Lower Tew appare come il luogo ideale dove si è trasferita la famiglia Hardcastle (nomen omen, un castello duro, inattaccabile). Beth, Tom e la piccola Poppy abitano un bel cottage: lui lavora in una grande banca londinese che raggiunge ogni giorno in treno, lei ha aperto una pasticceria che è anche un laboratorio di ceramica, divenuto presto luogo d’incontri ideale per mamme e bambini; la loro bambina di appena tre anni va all’asilo. Tutti invidiano la bella famiglia, apparentemente molto felice. Ma una sera Tom ritarda, lei lo aspetta con ansia, ma invece alla porta si presentano due poliziotti, che cercano proprio Tom per alcune domande che intendono fargli su Katie, una giovane donna morta otto anni prima, che era stata la ragazza di Tom, scomparsa senza lasciare tracce. Una grande angoscia si impadronisce di Beth: suo marito sa qualcosa della scomparsa di Katie? Le ha mentito? Cosa le nasconde?

In effetti le indagini proseguono e i sospetti su Tom si fanno sempre più evidenti, mentre Beth, in paese, viene circondata dalla curiosità morbosa, dai pettegolezzi, dagli atteggiamenti malevoli dei concittadini. In effetti la donna non ha mai coltivato amicizie e sembrano rimanerle vicini solo Lucy, la ragazza che lavora al Poppy’s Place, e Adam, un vedovo che ha perso la bella moglie Camilla un anno prima per un tragico incidente.

La costruzione del romanzo è complessa e molto efficace, tanto che non se ne può dire di più per non togliere ai lettori la sorpresa che a ogni pagina cambia lo scenario, la prospettiva del racconto, fino al finale sconvolgente, assolutamente inatteso.

Alice Hunter racconta la storia in 74 brevi capitoli, alternando i punti di vista e facendo parlare di volta in volta i protagonisti: chi sono davvero Tom, Bethany/Beth, Julia, Katie, Adam, Camilla e anche un personaggio senza nome che racconta la sua storia in qualche capitolo disseminato nel romanzo? Con grande abilità la scrittrice introduce dubbi, sospetti, prove che non si trovano, tracce nascoste, tanto che noi lettori rimaniamo sconcertati, non sappiamo davvero da che parte stare, chiedendoci chi siano davvero i colpevoli e chi gli innocenti. La menzogna sembra aleggiare in tutti i personaggi, la verità viene celata, l’amicizia non esiste. Gli unici innocenti sono i bambini, la piccola Poppy, Jess, la figlia di Adam, che subiscono lo sfacelo che gli adulti hanno preparato per loro.

Londra, una metropoli da cui fuggire, Lower Tew, un paese in cui rifugiarsi alla ricerca dell’innocenza: leggete il romanzo e troverete una realtà inattesa e crudele. Riflettendo molto a proposito di femminicidi.