La morte è un gioco di prestigio
- Autore: Tom Mead
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2024
Tom Mead è un autore britannico nonché membro della Crime Writers’ Association e i suoi racconti sono apparsi su diverse riviste. La morte è un gioco di prestigio è il suo romanzo d’esordio, pubblicato in Italia nella prestigiosa collana Il Giallo Mondadori (trad. di Federica Aceto), ed è stato candidato a diversi premi e selezionato tra i migliori gialli dell’anno dal Guardian e dal Publisher’s Weekly.
Ambientato a Londra nel 1936, inizia una fredda serata di pioggia, quando il famoso psichiatra Anselm Rees viene trovato morto nel suo studio, accoltellato alla gola:
Il dottor Anselm Rees giaceva riverso sulla poltrona, morto; il suo volto era una maschera bianca, e la gola era recisa da un orrendo squarcio di un rosso vivo. Il sangue gli era colato sul petto, formando una sorta di bavaglino. Gli occhi erano socchiusi e apparivano assonati, e le mani erano pazientemente giunte in grembo.
Tipico delitto della camera chiusa: infatti il cadavere è nel suo studio, la porta per entrare chiusa a chiave, tanto che la governante usa un vecchio trucco per entrare e far cadere la chiave, e la porta che dà sul giardino è anch’essa chiusa a doppia mandata. Come ha fatto l’assassino a commettere il terribile omicidio? E perché lo ha fatto?
Lo psichiatra Anselm gode di una fama internazionale, si è trasferito a Londra da poco con la propria figlia, anch’essa psichiatra. Dopo un’attenta analisi si scopre che il dottore aveva in cura solo tre pazienti: il paziente A, il paziente B e il paziente C. Il paziente A è uno scrittore che soffre di amnesie, a causa delle quali non ricorda più cosa ha fatto e a chi, il paziente B è un’attrice che soffre di cleptomania e il paziente C un violinista tormentato da incubi ricorrenti, di cui non riesce a comprendere il significato e il perché gli si presentino quotidianamente.
A indagare su quello che si presenta come un caso delicato e complicato è l’ispettore George Flint,
che prendeva i crimini con filosofia: pur combattendoli, da un certo punto di vista li considerava una necessità sociale.
Ad aiutarlo una figura eccezionale, e di grande carisma: Joseph Spector, un prestigiatore e "un celebre cultore del macabro, e possedeva una delle biblioteche più ricche di volumi sul crimine e sul soprannaturale.”
Insieme riusciranno a trovare il colpevole?
Una delle caratteristiche pregnanti del libro è data proprio dal suddetto personaggio, che ha una parte molto attiva nella conduzione delle indagini. Ma un prestigiatore abituato a manipolare la realtà a suo piacimento sarà veramente in grado di assicurare alla giustizia il vero colpevole?
Il romanzo inoltre è un chiaro omaggio ai maestri del giallo della camera chiusa, che cita nella stessa narrazione. Il mistero e la magia sono, comunque, assicurati, e per gli amanti del genere un romanzo di questo tipo non può che essere una vera perla letteraria. Così, “tra ingegno e magia", si snoda un’avventura che non può che intrigare il lettore, affascinato dall’intrinseca potenza della narrazione.
La morte è un gioco di prestigio
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Un libro perfetto per...
Adatto a chi ama i gialli cosidetti della "camera chiusa".
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