La persona al centro della cura. Una sfida per la medicina moderna di Elisa Buzzi

Con questo testo, Elisa Buzzi, ricercatrice in Filosofia Morale presso la facoltà di Medicina dell’Università di Brescia, ci invita a riflettere sulla tematica centrale del processo diagnostico-terapeutico e più in generale sulla cura: mettere al centro il paziente nella totalità di dimensioni che lo costituiscono come realtà unica, integrale e completa.

Ma per la Buzzi questo non basta: al centro della cura va posto anche colui che la presta, l’operatore sanitario nella piena espressione delle sue conoscenze e competenze scientifiche ed umane.
Ciò ha una duplice valenza: da un lato riportare il “paziente”, le sue esigenze e i suoi diritti, al centro di quella complessa rete di attività, interessi e istituzioni che costituiscono la medicina moderna, e dall’altro, non secondariamente, ricollocare il “medico” al centro dell’azione di cura, valorizzandone le conoscenze e competenze, non solo scientifiche e tecniche, ma anche sotto il profilo relazionale ed umano
Il testo è un invito a tutti gli operatori sanitari a recuperare nel rapporto con il paziente un modello definito fiduciario o di alleanza terapeutica, secondo il quale colui che cura non deve solo ricercare il bene fisico del paziente, ma anche quello psicologico, sociale e spirituale, valorizzando l’autonomia e riscoprendo il reciproco senso di fiducia in un clima di umana solidarietà. La richiesta di un intervento tecnico è infatti sempre accompagnata da un desiderio di rassicurazione circa le buone ragioni per vivere e guarire.

La richiesta rivolta al medico e all’infermiere è sempre un appello ad un riconoscimento, appello ad un altro che, avendo a cuore ciò che accade al malato, prometta di accompagnarlo, di allontanare per quanto possibile la sofferenza, di dare conforto e nel far ciò testimoni una dedizione che va oltre il semplice intervento terapeutico.