La piscina
- Autore: Giacomo Papi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2024
Giacomo Papi si conferma scrittore ironico, sarcastico, paradossale, come aveva già dimostrato nel precedente Il censimento dei radical chic, intriso di una caustica e molto contemporanea comicità.
Esce ora per Feltrinelli La piscina, ambientato in un immaginario ma molto realistico castello in Umbria, Abborracciano, dove una famiglia aristocratica aveva fissato la propria residenza, abbellendo il maniero di ritratti, quadri, arredi risalenti ai secoli precedenti.
Da poco tempo lo aveva acquistato un ricco e famoso artista, molto eccentrico, che aveva stabilito di vivere lì con numerosi domestici, provenienti da diverse etnie. Klaus Signori,“ Il Maestro”, stava per compiere 80 anni, e per questo evento aveva deciso di invitare al castello i suoi eredi presunti.
Tra loro i figli di sua sorella morta, Laudomia Nascimbeni con i due figli, la spavalda Lea, aspirante a studiare a Parigi Science Po, a spese del ricco prozio, e il piccolo Luis Miguel; il fratello di Laudomia, Lucrezio, spiantato e ripetutamente fallito, sperava di ereditare dallo zio i soldi da investire in nuove azzardate imprese.
Sarebbero poi arrivati altri comprimari, un avvocato che sapeva bene i progetti economici di Klaus, l’agente del Maestro, a suo tempo anche compagna, Emanuela Favre, presuntuosa quanto odiosa, mentre viveva direttamente in una dependance del castello Mario, che fedelissimo dell’artista lo riforniva di antidolorifici, droghe, eccitanti, varie sostanze non tutte legali.
Ma più numerosi degli ospiti in arrivo molto interessato, particolari sono i domestici che abitano in casa. A cominciare dalla affezionata Inès Cabral, peruviana che aspirava a raggranellare soldi per il figlio aspirante nuotatore rimasto in patria; poi le due domestiche italiane, che si dicono sorelle, Maura e Rosaura, l’addetto alla caccia, Prince John, bellissimo uomo africano esperto di ogni tipo di arma; l’autista, il rumeno Florin, dagli oscuri precedenti, i due giardinieri filippini addetti alla manutenzione della piscina, l’irlandese Oona, dalle mansioni non troppo chiare, una sorta di press agent che al bisogno veniva impiegata anche nei lavori domestici.
Tutti costoro, pagati e spesso maltrattati e derisi dal Maestro, si trovano in una situazione paradossale: Inès ha trovato nel congelatore posto nella cantina del maniero il cadavere ormai surgelato di Klaus: come raccontare una tale disgrazia agli ospiti in arrivo? Bisogna chiamare la polizia? Chi potrebbe essere il colpevole?
Perché certo si tratta di un delitto.
Da qui parte una scintillante commedia degli equivoci piena di colpi di scena, di dialoghi surreali, di imprevisti avvenimenti che sovvertono l’ordine logico: i padroni diventano servi, i servi padroni, in un’assurda inversione dei ruoli che rimanda a un tradizione di comicità che qui si mostra del tutto contemporanea.
I linguaggi, i modi di dire, italiani ma non solo, alludono alla assurdità di una classe di ricchi aspiranti aristocratici senza patrimonio, costretti a pietire una sognata eredità senza la quale la loro sopravvivenza è a rischio.
Tutti uguali, servi e padroni, tutti infedeli e bugiardi, arrivisti, in un palcoscenico nel quale sembrano salvarsi solo i fantasmi degli antenati che circolano da secoli fra le mura del castello.
Libro esilarante, linguisticamente efficace, una atroce presa in giro degli stereotipi classisti di cui tutti siamo costanti portatori: luoghi comuni su ricchi e poveri, pregiudizi, tutto viene spazzato via dall’ironia di Giacomo Papi, che brucia davvero consegnandoci uno spaccato della società italiana, piuttosto amaro direi.
La piscina
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