La ragazza che amava Picasso
- Autore: Camille Aubray
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2018
“La ragazza che amava Picasso” (Piemme 2018, titolo originale Cooking for Picasso, traduzione di Elena Cantoni) di Camille Aubray è il romanzo d’esordio dell’autrice, che ha scritto per la tv e insegnato alla New York University, che ricostruisce una parte della vita di Pablo Picasso (Malaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973) pittore, scultore e litografo spagnolo di fama mondiale.
Aprile1936, Juan Le Pins, Francia. “Dal Mediterraneo si era levato un libeccio caldo e salmastro che, prima di insinuarsi nel giardino del Café Paradis, dove Ondine era intenta a pulire le verdure, aveva sospinto con solennità quasi araldica le onde crestate di bianco sugli scogli e sballottato i pescherecci nel porticciolo di Juan-les- Pins”.
In una bella mattinata d’aprile la diciassettenne, dai folti capelli ricci, che lavorava nel ristorante gestito dalla madre Madame Belange, stava sgranando e mondando le primizie provenzali. Pisellini, carote e carciofi talmente teneri che si servivano anche crudi, in fettine sottili accompagnate da spicchi di limone così dolci che si mangiava anche la scorza.
Mentre la ragazza lavorava, avvertiva la fragranza particolare della “bouillabaisse”, zuppa i cui ingredienti sono: sedano, cipolla, aglio, pomodoro, finocchio, pepe, prezzemolo, timo, alloro e la scorza d’arancia. Ultimo ingrediente, raro e prezioso, lo zafferano, che dava al brodo il colore dell’oro.
Ondine si chiedeva il motivo per cui la madre aveva messo a cuocere una pietanza molto cara e non semplice da preparare. Il suo incarico successivo era stato di preparare un’insalata sola, «Per il nostro nuovo “patron”. E che sia perfetta». Il “patron”, ricco e famoso, aveva affittato una delle ville in collina. Ogni giorno, il ristorante avrebbe mandato il pranzo all’illustre personaggio e Ondine era stata incaricata della consegna. «È un personaggio molto famoso a Parigi. Parla francese, ma pare sia originario della Spagna».
La sognatrice Ondine del “patron” sapeva solo che era un artista famoso in incognito che voleva dipingere in santa pace prima dell’invasione estiva dei turisti. Quello che mademoiselle non poteva immaginare era che l’incontro con il grande Pablo Picasso avrebbe cambiato per sempre la sua vita.
Redatto a metà tra realtà e fantasia, il libro è un tour nell’arte di Picasso e nei piatti francesi per assaporare e scoprire, un periodo misterioso e poco noto della vita dell’artista in fuga dalle sue donne e dalla frenetica vita parigina. Sotto un cielo blu e rallegrati dalla splendida luce del Midi il cinquantacinquenne Pablo ritrova il suo geniale estro mentre Ondine impara a ritenere la sua cucina come un’opera d’arte e ad avere fiducia in se stessa. «Lo conosco da meno di un mese, ma mi sembra una vita».
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