La ragazza che cadde dal cielo
- Autore: Simon Mawer
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Neri Pozza
- Anno di pubblicazione: 2012
“La ragazza che cadde dal cielo” si chiamava Marian Sutro e durante una sera fredda e umida era stata paracadutata nella Francia occupata dai tedeschi per prendere parte a una missione pericolosa chiamata Operazione Trapezio. “Marian, sareste disposta a lasciare l’Inghilterra per una missione all’estero?”. All’interno di una stanza di un anonimo edificio londinese in Northumberland Avenue, l’enigmatico Mr Potter “dall’aspetto comune” aveva domandato alla ventenne Marian se si sentiva pronta a dare il suo contributo nello sforzo bellico. La ragazza, che indossava un tailleur grigio e camicetta bianca, madre francese e padre inglese che lavorava a Ginevra per la Società delle Nazioni, aveva accettato con entusiasmo e curiosità. Dopo aver superato un duro corso di addestramento in Scozia dove tra le altre cose Marian aveva imparato “a uccidere una persona con un colpo secco alla nuca, a far deragliare un treno con pochi etti di esplosivo, a saper comunicare con l’alfabeto Morse e a sparare con una mitragliatrice Thompson”, la ragazza era stata inviata nella misteriosa scuola B, a Beaulieu, nell’Hampshire. Qui, Marian doveva imparare a vivere nella clandestinità cambiando identità, fondamentale capire come camuffare i messaggi tramite un cifrario a trasposizione doppia usando semmai una vecchia poesia “che conoscevi a memoria e ne usavi le parole per generare la chiave di cifratura”. Marian, pensando al suo mai dimenticato amore Clément Pellettier, aveva scelto un sonetto di Elisabeth Barrett Browning:
“Come ti amo? Lascia che conti in quanti modi. Ti amo con la profondità e la vastità e l’altezza che l’anima mia può raggiungere... ”.
Pronta ad atterrare in Francia per aiutare la lotta partigiana, Marian troppo tardi si era resa conto che il vero obiettivo dell’operazione era proprio Clément, fisico dal brillante futuro, il quale presso il Collège de France faceva parte dell’équipe di Fred Joliot. Il loro lavoro consisteva nella progettazione di un nuovo ordigno capace di capovolgere le sorti della guerra: la bomba atomica.
“Caro Ned, sto giocando a nascondino con un’intera città e ti assicuro che è uno spasso. Sono una spia o un’inafferrabile criminale?”.
Pubblicato in Italia da Neri Pozza nel 2012, La ragazza che cadde dal cielo (titolo originale: The Girl Who Fell from the Sky) è dedicato “alla memoria di Colette, una delle donne del SOE”. La nota introduttiva al libro ricorda, infatti, che:
“fra il maggio del 1941 e il settembre del 1944, la sezione francese dello Special Operations Executive mandò al fronte cinquantatré donne. Dodici furono catturate e trucidate dai tedeschi e una morì di meningite durante la missione. Le altre sopravvissero alla guerra”.
Marian Sutro nell’immaginazione dell’autore era una di loro in questa spy story d’atmosfera ricostruita in ogni dettaglio, nella quale si fa notare la forte personalità della protagonista dal carattere volitivo, dallo spirito ardente e impulsivo.
“La vita di Marian è tutta una finzione. Le bugie sono la moneta corrente nel suo mondo, la simulazione il capitale che ha messo da parte per garantirsi un futuro”.
C’è tutto in questo romanzo: amore, passione, avventura, guerra e le vicissitudini di Marian catturano l’attenzione del lettore fin dall’inizio. Soltanto una volta arrivati alle ultime pagine l’autore inglese, finalista al Man Booker Prize 2009 con La casa di vetro (Neri Pozza 2009, BEAT 201) fa chiaramente capire che presto avremo un nuovo capitolo delle avventure belliche di Marian Sutro, ragazza straordinaria e coraggiosa.
La ragazza che cadde dal cielo
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