La ragazza del treno
- Autore: Paula Hawkins
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2015
Protagonista de La ragazza del treno (Piemme, 2015, traduzione di Barbara Porteri) è Rachel Watson, una giovane donna che ogni mattina per lavoro prende il treno che dalla periferia di Londra la porta in città.
Il viaggio in treno è il momento migliore della giornata per Rachel, quello che lei preferisce:
Ho appoggiato la testa al finestrino e vedo sfilare il retro degli edifici, come se fosse il piano sequenza di un film. È una prospettiva unica, ignota persino agli stessi abitanti di quelle case. (…) Ho l’opportunità di sbirciare nella vita di quegli sconosciuti. C’è un che di rassicurante nel vederli sani e salvi tra le mura domestiche.
La linea che prende è vecchia e piena di lavori di manutenzione e ogni giorno si ferma a un semaforo rosso. È proprio in quel momento che Rachel può osservare, ogni mattina, una giovane coppia fare colazione e immaginarne la vita perfetta, quella che aveva anche lei e che le è stata tolta, ma un giorno assiste a una scena che non dovrebbe vedere e in quel momento, la sua vita cambia.
Pubblicato da Piemme, La ragazza del treno, esordio nel mondo del thriller per Paula Hawkins uscito nelle librerie italiane solo da pochi giorni, è un romanzo intrigante e colmo di suspense. Sebbene possa sembrare una trama già nota, l’autrice ha la capacità di sviluppare una narrazione ricca di intrecci e mai banale. Già dalle prime pagine, l’attenzione viene catturata e mantenuta a livelli elevati per non mollare fino all’ultima riga del romanzo.
La protagonista Rachel sembra prendere vita tra le pagine, come se fosse una persona in carne e ossa, dalle mille sfumature e tentazioni. Anche l’alternarsi della prospettiva della narrazione è un punto a favore del romanzo: in questo modo si comprende meglio non solo la diversa personalità dei personaggi, ma anche come gli stessi avvenimenti vengono filtrati in modo differente, a seconda delle persone.
È da quando frequento le scuole superiori che sono una pendolare. Viaggiare in treno mi ha sempre rilassato e condivido con Rachel la curiosità nel guardare fuori dal finestrino, osservare non solo i paesaggi, ma anche le abitazioni sfrecciare una dietro l’altra. Dopo aver letto questo libro, beh, starò più attenta, se per caso dovessi notare qualcosa di strano…
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Paula Hawkins, autrice del romanzo, è nata e cresciuta in Zimbabwe. A 17 anni si è trasferita a Londra dove ha poi intrapreso gli studi all’Università di Oxford, iniziando poi a collaborare come giornalista.
Nel 2015 "La ragazza del treno", suo romanzo di esordio, la lancia in vetta alle classifiche: negli Stati Uniti vende ben 500.000 copie in tre settimane.
Il treno, verso Londra tutte le mattine. E il treno che la sera, da Londra, la riporta a casa.
Sono così tutte le giornate di Rachel: nella sua vita in pezzi non ha nessuno ormai, non ha più un marito e la sua famiglia è lontana.
L’unica persona a lei vicina è la sua amica Cathy che le offre ospitalità.
Ma Rachel non ha avuto ancora il coraggio di confessarle che da ben tre mesi ha perso il lavoro. E per giunta a causa del suo più grosso problema: l’alcolismo.
E allora non può fare altro che fingere e prendere quel treno, come se niente fosse, perché è questo l’unico avvenimento entusiasmante nella sua giornata.
Da passeggera, osserva dal finestrino del treno tutto ciò che la circonda.
E attraverso quel finestrino ha ogni giorno un appuntamento fisso: quello con la casa al civico 15 di Blenheim Road, la sua preferita.
Di quella casa e di chi vi abita, Rachel sa tutto: si chiamano Jess e Jason e sono una coppia innamoratissima.
O meglio, questa è la storia che si è costruita giorno per giorno durante i suoi viaggi.
Quello che invece non ha costruito la sua immaginazione è la storia di Tom e Anna, vicini di casa della coppia, con cui Rachel ha ancora un bel po’ a che fare.
Ma una mattina come tante altre, gli sguardi innocenti verso la vita irreale di Jess e Jason, le mostrano qualcosa che lei non avrebbe dovuto vedere. E soprattutto, non avrebbe voluto vedere.
Da qui inizia un incubo che la porterà a quel 13 Luglio 2013, sera in cui è successo qualcosa di tremendo.
Ma che cosa? Già, perché tutti i ricordi sono offuscati dall’alcol che per lei è diventato un rifugio, un porto sicuro in cui affogare tutti i suoi pensieri e le sue paure.
Inizia così per Rachel la dura scalata verso la verità, e verso quella notte in cui alla verità era veramente già molto vicina.
Thriller emozionante in cui l’autrice ha saputo tèssere una trama fitta di colpi di scena.
La stesura a piccoli capitoli di continui flashback che hanno protagoniste le vite dei diversi personaggi è azzeccatissima.
Realtà e immaginazione sono in continua e costante contrapposizione. Ciò che è certo è che a volte l’immaginazione è più reale di quello che crediamo di conoscere.
A dir poco adrenalinico questo primo romanzo di Paula Hawkins, "La ragazza del treno", seguito, e qui sta il punto di forza, secondo me, tutto in soggettiva da parte delle protagoniste femminili!
Diventa in tal modo un diario a tre, in cui è facilissimo immedesimarsi in sensazioni e avvenimenti, cogliendone sfumature e palpabili emozioni.
Questa capacità narrativa della scrittrice ne ha fatto scaturire il successo editoriale in moltissimi paesi, tanto da decidere di fare, probabilmente, una trasposizione cinematografica che attenderò con altrettanta trepidazione!