La ragazza delle storie di Lucy Maud Montgomery

Gallucci riedita La Ragazza delle Storie (2025, titolo originale The story girl, traduzione di Angela Ricci) di Lucy Maud Montgomery (Clifton, 30 novembre 1874 – Toronto, 24 aprile 1942), pubblicato per la prima volta nel 1911, che narra le avventure di un gruppo di giovani cugini e dei loro amici, che vivono in una comunità rurale sull’Isola del Principe Edoardo, in Canada. Il secondo volume della serie, The golden road (1913), inedito, sarà pubblicato dalla casa editrice romana entro l’anno.

Le strade mi piacciono, perché puoi sempre immaginare cosa c’è alla fine di ciascuna.

La Ragazza delle Storie aveva pronunciato questa frase tempo fa. Beverley, tredici anni, e il fratello Felix, la mattina di maggio in cui avevano lasciato Toronto destinazione Isola del Principe Edoardo, non l’avevano sentita pronunciare direttamente ed erano a malapena consci dell’esistenza di una persona chiamata in questo modo. Non la conoscevano con quel nome ma sapevano che una loro cugina, Sara Stanley, viveva sull’Isola. Il padre dei due ragazzini, orfani di madre, recatosi per lavoro a Rio de Janeiro, aveva deciso di mandarli presso gli zii Alec e Janet per trascorrere un periodo di tempo con loro. Felix e Beverley erano desiderosi di vedere la vecchia casa del padre Alan e di conoscere i luoghi di cui avevano sentito tanto parlare e descritti dettagliatamente con affetto e nostalgia. Entrambi avevano la sensazione di appartenere a quel posto, la culla della loro intera famiglia. L’edificio della vecchia fattoria dipinto di bianco era circondato da abeti rossi, conifere sibilanti e un frutteto sul davanti. Inoltre erano interessati a stringere amicizia con i figli degli zii: i cugini Dan, di tredici anni, Felicity, dodici anni, e Cecily, undici.
Un’estate fantastica e indimenticabile attendeva Felix e Beverley, tutta da trascorrere in una splendida natura dove giocare, correre e ascoltare una narratrice strepitosa che ammalia e avvince con i suoi racconti ricchi di fantasia.

Lo stesso incanto che proveranno i lettori del volume dedicato a “A mia cugina Frederica E. Campbell in ricordo di antichi giorni, antichi sogni e antiche risate”, ritrovando la bella prosa della Montgomery che non delude mai e invita a perderci nelle sue evocative pagine. Un romanzo che parla di amicizia e di liete estati da vivere intensamente ripensando a quelle della nostra gioventù.
Ricordiamo che nell’autobiografia Il sentiero alpino. La storia della mia carriera la scrittrice aveva rivelato che questo era il romanzo che più amava.

Se le voci avessero un colore, la sua sarebbe stata come un arcobaleno.