La ragazza di Baghdad
- Autore: Michelle Nouri
- Genere: Storie vere
Michelle Nouri vive in Italia, collabora con varie testate televisive ed è un volto della TV via satellite. E’ una bellissima donna di poco più di trent’anni, eppure ha già vissuto più esperienze della maggior parte degli ottantenni. Sì, perché Michelle ha cambiato radicalmente vita, fino ad oggi, per ben quattro volte, ed ha conosciuto la felicità ed il tradimento di chi avrebbe dovuto amarla incondizionatamente per tutta la vita, lo splendore e la guerra, la ricchezza e la povertà estrema. Ha visto la sua città rasa al suolo e non ha mai perso la speranza di rivederla com’era un tempo. Ha perso l’amore di un padre che non ha mai smesso d’amare. Si è staccata da una madre che aveva ancora estremo bisogno di lei, per non rimanere prigioniera della stessa sua vita.
Nel 1971 Jana, bellissima hostess di terra dell’aeroporto di Praga, e Mohamed, affascinante dirigente di una compagnia aerea, si sono incontrati ed innamorati a prima vista. Nel giro di pochissimo tempo è successo tutto: il matrimonio, il trasferimento a Baghdad, tre figlie (di cui Michelle è la prima). Ma sbaglierebbe chi si aspettasse una storia di violenze, di emarginazione, di un marito completamente trasformato nel momento stesso in cui ha messo piede nel suo Paese natale: l’Iraq degli anni settanta era, anche se solo formalmente, molto più permissivo di quello attuale, e somigliava piuttosto all’immagine che abbiamo del Sud Italia del secolo scorso che a quella che ci viene in mente se pensiamo ai Paesi islamici. Sì, nella famiglia di Mohamed c’erano i matrimoni combinati, l’ossessione per il figlio maschio, il considerare peccato anche il solo entrare in una chiesa cattolica; ma allo stesso tempo i maschi non erano divisi dalle femmine, il velo si portava solo per pregare, le ragazze andavano a scuola regolarmente, l’influenza della famiglia di origine era ridotta al minimo e poco dissimile da quella che potrebbe avere anche attualmente una suocera impicciona. Per più di dieci anni il matrimonio di Mohamed e Jana è stato un vero matrimonio di due persone innamorate, che adoravano le proprie figlie e vivevano come una normalissima coppia europea, a parte qualche marginale contrasto con madre e sorelle di lui.
Purtroppo, nella vita di Mohamed è arrivata la variabile impazzita che non ha Paese, razza, sesso o religione: un’amante. Spalleggiato dalla famiglia d’origine che solo allora ha svelato fino in fondo la sua vera natura (l’amante era della sua stessa razza e molto più giovane di lui, quindi presumibilmente in grado di dargli un figlio maschio), Mohamed ha rinnegato moglie e figlie, che si sono trovate così abbandonate alla cupidigia di qualsiasi uomo le incrociasse, in quanto donne sole. Nel frattempo era scoppiata la guerra, e l’unica soluzione per Michelle e la sua famiglia è stata tornare in Cecoslovacchia, da una nonna cattiva e dispotica, dove hanno passato forse gli anni peggiori della loro vita. Tanto che Michelle, appena possibile, si è trasferita a Praga dove ha lavorato duramente per pagarsi un buco in cui vivere, ma ha assaporato finalmente l’indipendenza. Finché una conoscenza casuale non le ha aperto la via dell’Italia... Il resto è storia d’oggi.
Storia vera, delicata e disperata. Storia che ci apre la mente, che ci insegna molto. Storia che distrugge in noi qualche stereotipo. Storia che ci rende partecipi e solidali. Storia appassionante.
La ragazza di Baghdad
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