La regina senza corona. Il romanzo di Margherita d’Asburgo
- Autore: Lisa Laffi
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Tre60
- Anno di pubblicazione: 2020
La regina senza corona (Tre60, 2020) è il romanzo storico dell’insegnante e scrittrice Lisa Laffi, che collabora con diversi giornali ed è autrice teatrale e di saggi di storia locale, incentrato sulla figura di Margherita d’Asburgo (Bruxelles, 10 gennaio 1480 – Malines, 30 novembre 1530) figlia di Massimiliano I d’Asburgo, Imperatore del Sacro Romano Impero e di Maria di Borgogna, sposata due volte: la prima nel 1497 con Don Giovanni di Spagna, figlio di Ferdinando e Isabella, e la seconda volta nel 1501 con Filiberto II duca di Savoia.
“Nel 1491 non c’era francese che non considerasse Margherita d’Asburgo la giovane più fortunata del Vecchio Mondo”.
In quella mattina di primavera a Parigi, tutti avevano occhi solo per la piccola e pallida fiamminga dalla corporatura minuta, promessa sposa al re di Francia Carlo VIII. Margherita, che aveva perso la madre a solo due anni di età, aveva solo 11 anni, ma già sapeva che il suo matrimonio con il ventunenne Carlo avrebbe posto fine a una serie di contrasti tra francesi e fiamminghi. La Francia era in procinto di entrare in un’epoca nuova, fatta di pace e non di guerre, di tornei e non di battaglie, di vestiti colorati e scollati e non di vestiti a lutto.
Margherita aveva promesso a se stessa che avrebbe riportato eleganza, luce e colore in una corte fredda e resa fiacca dalle molte perdite umane. Inviata in Francia a soli tre anni, Margherita era stata subito circondata da dame di compagnia attempate e fedeli alla reggente, la principessa Anna di Beaujeu, che le avevano fatto da madri, ma soprattutto da custodi. Margherita era stata trattata come un prezioso vaso di cristallo da conservare intatto e da riempire di conoscenze legate a ballo, arte, letteratura e storia. Un giorno non lontano, Margherita sarebbe divenuta regina di Francia. O forse no, lei, pedina consapevole in un mondo crudele e ostile dominato da uomini traditori e senza cuore.
“A undici anni era quasi una donna, ed era a un passo dal trono...”.
Margherita d’Asburgo, a un passo dall’essere stata regina di Francia, Spagna, Inghilterra e Ungheria, figlia di un imperatore e della più grande ereditiera del suo tempo, sorella di un re, moglie di un duca e di un delfino, nel 1506 ebbe delegati dal padre i poteri di reggente dei Paesi Bassi per il nipote Carlo, futuro Imperatore del Sacro Romano Impero. Sotto di lei, i Paesi Bassi prosperarono (Margherita fu governatrice per quasi un quarto di secolo) diventando un luogo di grande vitalità economica e commerciale, ma anche di grande fervore e apertura artistica.
In queste pagine Lisa Laffi compone un avvincente ritratto di una protagonista del Rinascimento europeo. Margherita, colta, amante delle arti, riunì ricche collezioni artistiche e numerosi manoscritti, seppe conquistarsi un posto nella Storia per la grande abilità politica, dimostrando che una corona non si ottiene solo mediante accordi matrimoniali suggellati da altri, ma grazie ai propri innegabili meriti.
“Di tanto il destino mette di fronte a prove che gli uomini non riescono ad affrontare bene”.
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