La sfera di Glasbal di Alessandro Lucino

Un romanzo di formazione, scritto sotto forma di diario, è il primo libro del neo scrittore Alessandro Lucino, dal titolo “La sfera di Glasbal”.

L’opera inizia nel carcere di San Vittore, a Milano, dal quale Leonardo Leone, il protagonista, narra le vicissitudini passate in un lungo e difficile percorso di vita, durato quasi tre anni.
In questo racconto traspaiono le diverse emozioni psicologiche del giovane, che in un alternarsi tra lotta alla criminalità organizzata, rapimenti familiari e omicidi, riuscirà a trovare l’amore per una ragazza, Federica, che l’aiuterà in prima persona ad affrontare i problemi della vita.
Ciò che colpisce maggiormente il lettore è lo stretto legame psicologico che si crea, pagina dopo pagina, con Leonardo. Sembra, infatti, di vivere un racconto in prima persona, sperimentando tutte le emozioni del ragazzo sulla propria pelle.

Ambientato nella Milano dei giorni nostri, lo scrittore ci fa capire che le persone, spesso le più vicine a noi, farebbero di tutto pur di arricchirsi, inchinandosi senza moralità, o pudore, al Dio denaro, che viene definito il peggior male esistente al mondo.
Ne “La sfera di Glasbal”, inoltre, Alessandro Lucino affronta temi socialmente importanti, come la lotta alla criminalità organizzata, la povertà, la corruzione delle forze dell’ordine, il traffico di stupefacenti e di organi, e la disoccupazione.
Il viaggio del protagonista sarà un continuo alternarsi di luoghi e ambientazioni, rendendo il ritmo del racconto particolarmente veloce e di facile lettura.
Sottolineo la semplicità del lessico e la brevità dei periodi verbali, tipici dei racconti sotto forma di diario.
Concludo dicendo che il romanzo “La sfera di Glasbal” non è altro che una grande metafora sulla vita reale, che ci permette di conoscere una società del tutto differente da quella a cui siamo abituati.