La spiaggia segreta di Liz Fenwick

La spiaggia segreta (Tre60 Edizioni 2024, titolo originale The secret shore, traduzione di Ilaria Katerinov) di Liz Fenwick è un appassionante romanzo storico sullo sfondo della Seconda guerra mondiale. L’autrice nata in Massachusetts, dopo aver viaggiato per il mondo, si è stabilita con il marito in Cornovaglia, la sua terra del cuore e d’ispirazione, dedicandosi totalmente alla scrittura.

Londra, 5 maggio 1942.

“Quel giorno non potevo arrivare in ritardo. Ogni minuto era prezioso per esaminare le ultime fotografie dell’intelligence prima della riunione delle Forze congiunte alle cinque di quel pomeriggio”.

L’intelligente geografa Merry Tremayne, ventisette anni, dagli occhi verde azzurri, si trovava da sette mesi a Londra a lavorare come cartografa per i servizi segreti presso la Marina Militare. L’affascinante giovane donna aveva accettato di essere distaccata dal Dipartimento interservizi topografici con sede al Manchester College di Oxford. Londra sembrava aver combattuto la guerra da sola e a giudicare dalla distruzione intorno a Victoria Station, il conflitto pareva destinato a non finire mai.

“La nostra squadra di due persone occupava una piccola stanza nel centro di comando e operazioni della Marina”.

Adesso all’efficiente Miss Tremayne, laurea con lode, specializzazione e Ph.D. (dottorato di ricerca) a Oxford, spettava il delicato compito di creare mappe per gli Alleati in missione nel nord della Francia. Merry era consapevole che dalle mappe era sempre dipeso tutto. Lo sapeva nel profondo di sé stessa: era certa che la guerra si sarebbe vinta o persa secondo la qualità di esse.
Però la cosa che la infastidiva era che i suoi colleghi maschi non riuscivano ad accettare che una donna con un bel viso e un bel fisico, potesse avere un cervello e scegliere consapevolmente di rinunciare al matrimonio.

Una delle cose che mi ha spinto a scrivere la storia di Merry è stato il ruolo svolto dalle donne in guerra, dove ricoprivano posizioni vitali senza ricevere alcun riconoscimento. La storia delle cartografe che lavoravano nel dipartimento dell’Ordnance Survey, nella meteorologia, nell’intelligence e nel Dipartimento topografico è andata quasi perduta.

Così ci svela la scrittrice in una nota alla fine del volume.
Soltanto ora, alcuni storici cominciano a riportare alla luce il loro operato considerando che in molte cronache dell’epoca non si fa menzione di loro, come se non fossero mai esistite. Un plauso alla Fenwick, che ha reso omaggio al loro lavoro e al loro valore visto che nel dopoguerra le donne avevano perso la propria occupazione a favore dei militari reduci dal fronte.
La giusta dose di romanticismo, spionaggio, amore e intrighi donano alla trama buon ritmo.

Le mappe non sono semplici pezzi di carta su cui sono segnate città e paesi; ci dicono molto di più. Ci informano su chi le ha realizzate, su ciò che era importante per loro, su ciò che pensavano e su come verranno utilizzate.