La sua verità di Alice Feeney

La sua verità (Nord, 2022, trad. di Grazia Brundu) è un romanzo magnetico e conturbante, capace di donare al lettore una storia complessa e avvincente, ricca di suspense e continui colpi di scena. Questo grazie al ricorso a una struttura articolata e congeniale, basata sull’alternanza di tre piani narrativi — il punto di vista/io narrante della giornalista Anna Andrews, quello del detective Jack Harper e quello dell’assassino/a — e, non meno importante, a una prosa fluida, semplice e diretta, dal costante ritmo serrato.

“Ogni storia ha almeno due versioni: la tua e la mia.
La nostra e la vostra.
La versione di lei e la versione di lui.
Il che significa che uno dei due mente. Sempre.”

Le descrizioni paesaggistiche e dei luoghi che si susseguono, così come il tratteggio di ogni singolo personaggio che riveste un ruolo ben preciso all’interno della trama si rivelano efficaci e funzionali al complesso tessuto narrativo, e si presentano perfettamente bilanciati tra loro e in costante equilibrio con la costruzione dei dialoghi fra i vari personaggi.

“A volte i ricordi cambiano cornice, per mostrarci quadri più gradevoli del nostro passato, qualcosa di meno atroce a cui ripensare. Altre volte invece abbiamo bisogno di ridipingerli del tutto, per fingere di non ricordare cosa c’è sotto.”

Una trama costruita con maestria e che sembra richiamare da vicino l’effetto delle scatole cinesi o di una matrioska, costituita da tante verità differenti, un complesso gioco di volti e voci, di scelte e versioni, all’interno del quale non è raro rintracciare diversi spunti di riflessione e condivisione, una serie di piccoli "appigli" psicologici ed emotivi disseminati qua e là fra le pagine nei quali il lettore può immedesimarsi e riconoscersi, in toto o in parte.

“A volte mi sembra che la gente cambi espressione solo per far muovere la faccia. Sorridere non equivale a essere felici, così come le lacrime non coincidono sempre con la tristezza. Una faccia può mentire quanto le parole.”