La terra dell’ultima nebbia di Marcello Parsi

Lo scrittore Marcello Parsi ci presenta personalmente il Suo libro "La terra dell’ultima nebbia", pubblicato con Simple nel 2010.

Un drammatico incontro in una notte romana all’inizio del V secolo d.C., un viaggio per mare lungo le coste di un’Italia devastata dalle scorrerie dei barbari... E’ questa la situazione che fa da cornice al romanzo, il cui protagonista, caduto in disgrazia presso le autorità , è costretto a trasformare il viaggio in una fuga verso una meta ancora indistinta. E poi una delicata storia d’amore con una giovane aspirante sacerdotessa di un culto misterioso, che desidera tornare nella sua lontana patria per diventarne regina. Alla fine del viaggio, scandito da tradimenti, agguati, incontri e scontri con diversi personaggi, i due si perdono di vista appena sbarcati a Narbona sulla costa della Gallia.

Quando il protagonista si viene a trovare senza apparente via d’uscita, braccato dai soldati imperiali e colpito da una grave infezione, la ragazza lo rintraccia e lo salva, dando prova dei suoi straordinari poteri acquisiti presso i sacerdoti druidi, che avevano completato la sua istruzione religiosa. I due partono insieme su una misteriosa nave, pilotata da esseri ancor più misteriosi, e si dirigono verso i confini settentrionali del mondo conosciuto, dove è situata l’isola di cui la giovane è nativa. Ma prima la ragazza deve fare tappa nella "terra dell’ultima nebbia", per affrontare l’estrema e decisiva prova d’iniziazione. Ed è appunto là che si compie il loro destino.

Per scrivere questo romanzo ho preso lo spunto da un suggestivo poemetto latino, intitolato "De reditu", composto ma non concluso - s’interrompe bruscamente all’inizio del secondo libro - dal tolosano Rutilio Namaziano alcuni anni dopo il terribile sacco di Roma, compiuto nel 410 d.C. dai Visigoti di Alarico. Proprio per questo motivo il mio libro mescola alcuni fatti e personaggi storici con molti altri inventati da me: lo sbocco finale è una conclusione che presenta una doppia chiave di lettura, adatta a soddisfare - secondo le mie intenzioni - sia il lettore più razionale sia quello più propenso a cogliere il lato perennemente enigmatico dell’esperienza umana. Qualunque delle due soluzioni sia scelta dal lettore, le ultime pagine fanno pensare.