La vestale di Kandinsky
- Autore: Franco Donatini
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Anno di pubblicazione: 2012
“L’arte non doveva essere solo il prodotto di una impressione generata dalla natura e dai sensi, ma andare oltre, verso una dimensione astratta che è quello dello spirito. I colori rappresentavano simboli con cui leggere questa nuova dimensione spirituale … una vibrazione spirituale attraverso la quale il colore raggiunge l’anima.“
Franco Donatini, ingegnere nucleare, docente di Energia Geotermica all’università di Pisa, è un autore di poesia e di narrativa. Ama scrivere di personaggi storici e delle loro storie, appassionate o drammatiche, e narrarle con uno sguardo rivolto al profondo della loro anima. Ha pubblicato numerosi romanzi tra i quali Intorno a lei. Chagal, amore e arte; Giuseppe Verdi, Teresa Stolz. Un legame oltre la musica; Dov’è Charleroi?; e Modigliani, mon amour. La storia d’amore tra il pittore russo Kandinsky e la giovane pittrice tedesca Gabriela Münter è la trama di questo piccolo ed interessante libro. Gabriela Münter, scomparsa nel 1962, una donna indipendente, coraggiosa e di vivace intelligenza, è stata un’artista tedesca, rimasta nell’oblio per molti anni e che solo in questi ultimi decenni ha visto riconoscere la sua arte. Le sue opere sono presenti in molti musei internazionali, dall’Israel Museum di Gerusalemme ai Musei Vaticani, alla Fondazione Thyssen-Bornemisza di Madrid. Amò e seguì l’avanguardia espressionista dei primi del Novecento in Europa, per poi maturare uno stile del tutto personale nel quale i colori dovevano imperare, in una nuova forma d’arte che non doveva solo raccontare ma esprimere emozioni. Il loro amore durò dieci lunghi anni e per il resto della sua vita, Gabriela, ha custodito come una vestale le opere del pittore russo. Kandinsky notò da subito la giovanissima Gabriela, sua allieva alla Phalanx School di Monaco, nell’estate del 1902. Aveva un modo di dipingere istintivo, il suo stile non era paragonabile a nessun altro e i colori dei suoi paesaggi evocavano una malinconia straziante come le opere di Munch.
“Lui si perse in quegli occhi grigi, freddi come la sua Russia, immobili e allo stesso tempo fuggenti. Sembravano riflettere i colori dei suoi paesaggi, evocare la tensione che traspariva dai suoi quadri. Forse tutto si era consumato in quell’attimo,il desiderio di approfondire l’incontro con la ragazza, il presagio inconsapevole di quello che sarebbe accaduto.“
Aveva oltre quarant’anni, era sposato con Anja e non era la prima volta che si innamorava di una sua allieva. Per Gabriela non sentiva solo un’attrazione fisica ma anche una condivisione di idee e di aspirazioni, era la sua collaboratrice e la sua confidente. Innamoratissimi e presi l’una dall’altro partirono per un viaggio in giro per l’Europa, per conoscere nuovi paesi e nuovi movimenti artistici. Al ritorno scelsero di vivere un piccolo paese, Murnau, frequentato da artisti, letterari e filosofi, vicino a Monaco in Baviera. Murnau rimarrà la dimora dove Gabriela vivrà per il resto della sua vita. Gli eventi del 1914, e il conflitto che ne seguì, fu decisivo per la loro separazione. Kandinsky, insieme alla moglie, fece ritorno a Mosca, una città irriconoscibile ai suoi occhi: la piazza non era quella sognata e rappresentata nei suoi quadri, c’era una solitudine desolante rotta dal passaggio di gruppi di soldati e da mendicanti che chiedevano la carità. La guerra aveva compiuto i suoi crimini. Il periodo della loro unione rimarrà il più intenso di idee e di passioni. Dopo la fine del loro amore Gabriela non dipingerà più e Kandinsky avrà momenti di buio assoluto. Conoscerà Nina, una giovane allieva esuberante come una giovinetta e tenera come una bambina, che diventerà la sua seconda moglie e con la quale vivrà fino alla morte. Gabriela, rimasta a vivere a Murnau, vivrà anni di profonda crisi e immenso dolore, nei quali sceglierà di custodire, come una vestale, i quadri di Kandinsky, del loro periodo insieme, felice.
La vestale di Kandinsky è un magnifico ritratto nel ricordo di una delle pittrici di gran valore ed icona dell’arte femminile del primo Novecento. Insieme al racconto della sua vita si profila la personalità di Kandinsky, artista tra i più geniali ed eclettici, e le loro vicende umane, caratterizzate da un’intensa vita culturale e dalla drammaticità di un’epoca.
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