La via delle sorelle
- Autore: Gaia Manzini
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Bompiani
- Anno di pubblicazione: 2023
La via delle sorelle (Bompiani 2023), il nuovo libro di Gaia Manzini, affronta il tema dell’amicizia femminile.
Si cammina da sole. Ma solo appaiate si trova un ritmo.
Affidarsi, confidarsi e soprattutto fidarsi. Nella vita di ogni donna l’amicizia femminile è importantissima e si declina su queste tre parole. Raccontare i propri disastri sentimentali, le proprie aspirazioni e desideri, i problemi in famiglia e sul lavoro. Una vera amica non giudica ma sa ascoltare pazientemente, consigliando, cercando di spargere positività e un po’ di sana ironia.
L’amica è un modello da seguire e dalla quale trarre ispirazione, è come una sorella nella quale ci si riconosce, “maschiaccio” complice di tante avventure.
L’amica che, purtroppo, tradisce è un colpo al cuore e all’anima.
Gaia Manzini desidera parlare di tutte quelle amiche con cui ha iniziato a sognare, che ha amato tanto da voler essere come loro, con cui ha immaginato grandi imprese, amiche che le hanno indicato una strada.
Ancora, amiche lontane da lei nel tempo e nello spazio, artiste e scrittrici (per esempio il legame di amicizia tra Katherine Mansfield e Virginia Woolf e quello tra la pittrice Nella Marchesini e Lalla Romano) dalle quali ha tratto ispirazione anche per la devozione che hanno avuto nei confronti di altre donne a loro vicine.
Manzini ha voluto scrivere questo viaggio al centro di sé stessa, rievocando le sorelle che l’hanno accompagnata dall’infanzia all’età adulta.
“L’amicizia è una strada verso il proprio cuore”.
Silvia e Marina, le prime due vere amiche di cui la scrittrice ha memoria, conosciute in montagna, nel bergamasco, a pochi chilometri dal Pizzo della Presolana. Quante ore di gioco insieme, in inverno e in estate, eppure non sono mai andate a sciare insieme né si sono mai sentite al loro ritorno in città. Indimenticabili Silvia e Marina, le amiche della montagna che “non ho mai più rivisto”.
La montagna è un pretesto anche per citare l’amicizia tra la poetessa Antonia Pozzi e Elvira, la loro vacanza nell’estate del 1933, quando trascorrono un periodo in campeggio a Breil sotto il Cervino, cantare e suonare per tutta la notte, scrivere poesie, alcune piene di luce e altre fitte di cupi presentimenti. Antonia ringrazia Elvira:
Grazie per quelle sere, grazie per tutta la tua bontà.
Non è forse vero che l’amicizia nella giovinezza è un combaciare di impronte digitali? Gaia Manzini ripensa al romanzo di Charlotte Bronte Jane Eyre, quando all’inizio della narrazione la protagonista viene mandata in orfanotrofio dai parenti che non la vogliono, perché la considerano inferiore e portatrice di disequilibrio.
In orfanotrofio Jane ha una sola vera amica, Helen Burns.
Quando nell’orfanotrofio si diffonde la febbre tifoidea, Helen si ammala: commoventi le righe che mettono la parole fine a questo sublime esempio che va ben oltre l’amicizia, direi sorellanza femminile.
L’autrice con rara sensibilità si addentra nel mondo dell’amicizia femminile, tracciando con maestria una “via delle sorelle” attraverso i racconti di amiche che hanno segnato la Storia come scritto nell’esergo, di un libro da regalare per l’otto marzo:
“L’amicizia non si cerca, non si sogna, non si desidera; si esercita (è una virtù).” Simone Weil.
La via delle sorelle
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