Largo Paradiso 22 di Alessandra Bucci

Largo Paradiso 22 (Edizioni ilViandante, 2024) è il nuovo romanzo della docente, poetessa e scrittrice Alessandra Bucci.
La storia ha come sfondo la durezza degli della guerra. Anni bui.
Anni di persecuzioni agli ebrei, colpevoli (se di colpa parliamo!) solo ed esclusivamente di essere nati.
È la storia di Anna, insegnante di musica, col marito richiamato in guerra e quindi lontano da casa, la quale nasconde nella sua soffitta un ragazzo di religione ebraica, Dario, che poi conoscerà l’inferno di Auschwitz, sopravvivendone.
Tra loro, grazie anche alla musica (filo conduttore di tutto il romanzo), sboccia l’amore.
L’amore vero.
Pieno di sentimenti e di passione, e ciò anche se c’è una grande differenza di età tra i due.
Circa quarant’anni dopo, Dario reperisce, in una scatola di libri usati dal suo amico Bruno, libraio, un romanzo intitolato Largo Paradiso 22 e incuriosito lo prende.
Lo inizia a leggere, anzi, lo divora in pochissime ore.
In esso è misteriosamente raccontata la sua storia con Anna.
Storia che poi si interseca, e bene, con l’autore del romanzo, Marco, docente di musica al Conservatorio di Teramo.
Largo Paradiso 22 è un romanzo che si legge tutto di un fiato grazie alla bravura della Bucci di raccontare particolari, situazioni, dettagli, che quasi prende per mano il lettore trasportandolo nei luoghi della storia nei luoghi e rendendolo testimone.
Il romanzo è sicuramente un vero e autentico inno all’amore.

Scrive, giustamente, nella prefazione il giornalista e scrittore Antonio D’Amore:

Quanto dura l’amore. No, non è una domanda, la mia, ma il sapore felice di una raggiunta certezza, che questa nuova fatica letteraria di Alessandra Bucci, rafforza e sublima. L’amore dura. Quello vero, quello che distilla dall’incastro perfetto di due anime, dura. È eterno.

Notevole è l’idea della Bucci di pubblicare all’inizio di ciascun capitolo una frase, un pensiero, una massima di autori e scrittori di tutti i tempi che praticamente riassume il capitolo medesimo.
Ci sono dei capoversi di una sola parola, che dicono tutto, e questo grazie al talento della Bucci.
È un romanzo per ciascuno di noi. Noi che abbiamo vissuto una vera e autentica storia d’amore e che ci fermiamo un attimo a leggere un romanzo, proprio questo romanzo grazie al quale il [nostro] cuore “sguscerà fuori dal petto”, sempre dalla prefazione.

Ma è anche il romanzo del ricordo.
Di un periodo, quello della guerra, che speravamo aver dimenticato e archiviato, e invece, in questi giorni più che mai, attuale e tragico.
Non posso, non voglio spoilerare il romanzo di Alessandra Bucci, perché va letto, va meditato, va ponderato in ogni singola situazione e momento.
È un’opera che consiglio ed è ancora una volta la continuazione di una lunga e prestigiosa carriera dell’Autrice che ama scrivere, ma soprattutto, come in questo romanzo, riesce a celebrare quel sentimento vero che è l’Amore.