Le Aquile sul Sangro
- Autore: Mario Rainaldi
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2019
Un giovane pilota australiano si dice stregato dalla vista del Vesuvio e trova incantevole l’isola di Capri. Un belga, nella sua esperienza di fuggitivo caduto dietro le linee in Abruzzo, deve ammettere che i soldati nemici dell’antiaerea tedesca vestono uniformi di taglio perfetto. Un aviatore austriaco riconosce pari a zero le possibilità di vittoria del Reich già nell’autunno 1943. La grande Storia si alimenta di eventi complessi, di strategie, operazioni, ma è data pur sempre dall’insieme di milioni di comportamenti dei singoli, mossi dai propri sentimenti. Sono quelli che Mario Rainaldi ha ricostruito in un libro eccellente per contenuti e fattura grafica, Le Aquile sul Sangro (Edizioni del Faro, Trento, 2019, 188 pagine).
Non senza una certa attenzione alle tecniche di volo e di combattimento, il volume propone soprattutto storie e testimonianze di uomini dell’aria impegnati nella seconda guerra mondiale in un settore particolare del fronte italiano, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943: la linea sul fiume Sangro, prolungamento della Gustav di Cassino nell’Abruzzo meridionale, tra la Majella e il mare Adriatico a Sud di Ortona.
Quando si parla di guerra, si pensa alle cartine, ai grafici di avanzate e ritirate, ma dietro alle tattiche e ai piani ci sono sempre individui, con i loro caratteri, emozioni ed esperienze personali. Lo fa notare lucidamente la giovane nipote di un pilota australiano, precipitato a 27 anni col suo cacciabombardiere a pochi chilometri da Castel Frentano. La considerazione della ragazza è contenuta nella lettera di ringraziamento inviata all’autore di questo libro, per avere riportato alla luce nel primo capitolo del volume la carriera, le vicende e il modo d’essere del prozio, lo Squadron Leader della Raf Sydney Welshman.
Mario Rainaldi, architetto trentunenne, collabora col Dipartimento di tecnologia dell’architettura dell’Università D’Annunzio di Pescara ed è appassionato da sempre di storia. Dedicandosi con tutto se stesso alla ricerca indipendente, ha concentrato cinque anni di studi e sopralluoghi nel volume che ricostruisce l’attività di piloti, personale di terra e avieri alleati e tedeschi (con la generosa popolazione abruzzese sullo sfondo) nei cieli e sul territorio attraversato dal fiume, in provincia di Chieti. In zona sorge un cimitero di guerra britannico, a Torino di Sangro, nei pressi della costa.
Insieme ad Alessandro Teti, l’architetto Rainaldi cura il War Museum nella sua Castel di Sangro, che contiene cimeli dei combattimenti, mappe, documenti e foto.
All’inizio del 2020, il giovane ricercatore volontario è salito alle cronache per un ritrovamento che si è trasformato in un gesto di rispetto e riconoscenza internazionale. Il rinvenimento, a opera dell’Associazione SOS Metal Detector, di una piastrina di riconoscimento smarrita nei pressi dell’abitato di Palena, ha coinvolto Rainaldi nella ricerca dei militare al quale apparteneva. La piccola ma significativa lastrina di un ex meccanico aeronautico dell’Usaf, di stanza in Abruzzo durante la guerra (sopravvissuto, è morto nel 2013), è stata fatta recapitare negli Stati Uniti alla vedova, la grata e commossa signora Cohen, novantaquattrenne ospite di una casa di riposo nel New Jersey.
Nel 2019, Mario si era già reso protagonista del ritrovamento dei rottami di un bimotore tedesco, colpito da uno Spitfire della Raf l’8 gennaio 1944 e andato distrutto in un atterraggio di fortuna, a Castiglione Messer Marino. Il pilota era rimasto ucciso, ma l’operatore radio Ehrard era riuscito a trascinarsi fuori dal relitto. Settantacinque anni dopo, il nipote Danilo è venuto a cercare tracce dello schianto, su precise indicazioni del nonno e la competenza dell’architetto ha reso possibile il recupero di numerosi pezzi.
Si è accennato agli Spitfire: una delle curiosità storiche in questo libro è il pesante complesso d’inferiorità dei piloti da caccia tedeschi nei confronti degli eccezionali caccia inglesi. Nei duelli aerei coi veloci, maneggevoli e ben armati Spit, i giovani aviatori della Luftwaffe si vedevano già condannati, come testimonia il pilota Helmut Gallina, che rende apertamente il disorientamento nell’ascoltare via diario l’allarme lanciato da qualche collega: “Achtung, Spitfire!”.
Anche i piloti più esperti dei pur velocissimi ME 109 G temevano i sempre letali velivoli britannici, in numero schiacciante rispetto alla caccia germanica.
Tra le pagine, l’episodio drammatico che costò la vita al tenente pilota italiano Renato Manzini, precipitato il 25 agosto 1943 sulla stessa Atessa in cui era nato.
A bordo di un trimotore della Regia Aeronautica, è stato tra gli otto componenti dell’equipaggio periti e carbonizzati nel tentativo di toccare terra sul campo sportivo. Schianto e rogo non dettero scampo agli aviatori, ricomposti a stento tra le lacrime dei connazionali e compaesani di Renato, che nell’ultima breve licenza nel paese si era accomiatato da tutti dicendo: “Tornerò a salutarvi dall’alto”.
Quante perdite, quante giovani vite consumate, ma anche quanti salvataggi col paracadute e atterraggi di fortuna nei capitoli di questo testo intelligente, informato e sensibile, collage di vicende di persone comuni entrate in scena nel grande teatro della Storia, in un piccolo lembo del nostro Paese.
È storia “dal basso”, ma non marginale, commentata da tante immagini fotografiche d’epoca, riprodotte con qualità eccezionale su carta di pregio.
Le Aquile sul Sangro. Storie di aviatori che hanno combattuto la Seconda guerra mondiale sul fiume Sangro
Amazon.it: 17,10 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le Aquile sul Sangro
Lascia il tuo commento