Le balene di Aristotele
- Autore: Rosa Lombardo e Angelo Bruno
- Genere: Fumetti e Graphic Novel
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2019
È un silent book questo splendido lavoro a quattro mani di Rosa Lombardo e Angelo Bruno, che immerge il lettore in un mondo fantastico e di immaginazione.
Le balene di Aristotele (Ideestortepaper, 2019) è un omaggio alla fantasia, fin dal titolo ricco di suggestioni. Per primo vi è il tema della balena, un leitmotiv di molta letteratura a partire da Herman Melville, e poi la figura di Aristotele, con le sue categorie, un omaggio alla sua smania di catalogazione, il primo a citare le balene in uno dei suoi scritti come suo interesse e materia di studio.
È un libro che mette insieme due linguaggi, come si evince dalla accattivante copertina. Un’opera che nasce dall’incontro dei due autori che hanno deciso in un momento della loro vita professionale di far camminare insieme il loro viaggio verso la fantasia.
Come afferma uno degli autori, uno studio sulle balene ha portato alla nascita del libro. Ci si è documentati sulle balene cercando di costruire un percorso che raccontasse una storia che alla fine riguarda lo stesso autore. Esse riflettono il modo di sentire il mare: a volte rappresentate come animali mostruosi e fantastici e altre volte come esseri apertamente innocenti, collegati alla concezione di maternità e di accoglienza.
La cucitura di immagini e pensieri su queste tematiche si ottiene a mezzo del personaggio Aristotele, raffigurato in copertina e nelle immagini di tutto il libro, che si configura come un viaggio immaginario nella mente di Aristotele, il tentativo di vedere questo mondo di balene con i suoi occhi.
Si mette in atto una commistione di due linguaggi che sembrano diversi per descrivere un mondo dove si desidera entrare, un viaggio dove in ogni pagina vi sono degli elementi che fanno presagire quello che avverrà dopo. Quello raffigurato è un mondo di suggestioni e di visioni, che trasporta il lettore in una dimensione onirica e permette di raccontare storie, ma che rimanda anche a tanti archetipi della letteratura universale. Aristotele che viaggia in altri mondi, che suscitano a volta inquietudini, ma che lasciano in lui un senso del viaggio anche in prospettiva. Ma nelle immagini rappresentate ognuno può trovare un senso come è nella natura del silent book.
Il silent è in assoluto il libro che più di tutti si mette in relazione con la persona. Un modo di vedere e osservare le cose, portandole in un altrove diverso per ognuno, in cui l’illustratore opera nel silenzio che poi trasferisce nel libro.
Di solito il silent racconta delle storie ben sceneggiate, ma non in questo caso. Vi è un mondo immaginifico dove ogni pagina rimanda a qualcosa d’altro, come sintetizzato nella breve bibliografia che chiude il volume.
Con questo mezzo espressivo si dà al lettore ampia libertà di ritrovare nelle pagine del volume Le balene di Aristotele quello che sente di più. Vi si nascondono miti diversi, oltre quello più eloquente del capitano Achab, quello di Icaro, ma anche figure letterarie racchiuse in un’operazione immaginosa di fantasia e ingegno.
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