Le carezze ai tasti
- Autore: Viola De Vivo
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2018
Cosa succede se l’elemento che unisce due persone è la stessa che le divide? Lo sanno bene Luca e Arianna, i protagonisti de “Le carezze ai tasti”, romanzo d’esordio di Viola De Vivo, giornalista e redattrice napoletana, classe 1984.
Pianista e compositore di fama internazionale, Luca torna in Italia dopo dieci anni di assenza. Seduta in prima fila, al suo concerto, c’è Arianna: giornalista e critica musicale, un tempo aspirante cantante lirica. Al momento del sorriso per la stampa i loro sguardi si incrociano: un’emozione forte per entrambi. Un brano fuori programma li riporta nel passato, quando erano compagni di conservatorio e anche molto di più.
Da quando l’insegnante di musica da camera decide di farli suonare insieme - dato che lei è troppo disciplinata, mentre lui lo è troppo poco - ognuno dei due riesce ad
“accarezzare i tasti giusti”
dell’altro.
Con la propria musica Luca insegna ad Arianna a svestirsi di un’eccessiva razionalità e a “sentire”: questo le permette di guarire dal vaginismo, una chiusura dalle complicate radici psicologiche, che le impedisce di avere rapporti sessuali; una chiusura che si riflette, nello studio del canto, nell’incapacità di aprire le cavità di risonanza per liberare la voce.
E quando Arianna confessa a Luca di aver provato determinate pulsioni guardandolo suonare, ecco che con le parole - una descrizione straordinariamente vivida di lui e della sua arte - gli regala quel brivido, quell’eccitazione che finora solo la musica (e non gli amplessi con ragazze sempre diverse) era in grado di suscitargli. In Arianna Luca scopre un appagamento, una sensazione di benessere e di pienezza che credeva di poter provare solo al pianoforte, e che gli fa vincere la sua rabbia contro il mondo, scaturita da mancanze familiari.
Ma proprio la musica rappresenterà costantemente un terzo incomodo fra di loro: li porterà a farsi del male e a non essere mai capaci di stare realmente insieme.
In quell’incontro a dieci anni di distanza ognuno cerca quella parte di sé rimasta intrappolata nell’altro: Luca sembra aver realizzato i propri sogni, mentre Arianna vive il paradosso di giudicare chi è riuscito dove lei ha fallito. Entrambi possono ancora fare molto l’uno per l’altra, possono ancora guarirsi reciprocamente. E possono nuovamente decidere, stavolta con più maturità, se la vera guarigione è stare lontani.
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’Le carezzze ai tasti’ e` romanzo di formazione, ma si legge senza l’impegno che spesso questo questo genere richiede.
I protagonisti (Arianna, Luce e la Musica) catturano il lettore e, grazie a una tecnica narrativa e a un linguaggio leggeri e profondi a un tempo, lo rendono partecipe del loro mondo.
Stupendo il finale.
‘Le carezze ai tasti’ e
un romanzo di formazione e qui forse qualcuno potrebbe pensare : “Sai la noia!” . Un po’ per pregiudizio e in parte perché per molti romanzi appartenenti a questo genere la lettura non ‘scorre’ facile. Penso che quel qualcuno si ricredera
, non appena iniziera` a leggere questo primo romanzo di Viola De Vivo.I protagonisti (Arianna , Luca e la Musica) catturano il lettore e, grazie a una tecnica narrativa e a un linguaggio leggeri e profondi a un tempo, lo rendono partecipe del loro mondo, e lui, il lettore, quasi non se accorge. E poi arriva uno stupendo finale.
Il racconto prende non perché si rifaccia a stereotipi della narrativa amorosa, ma perché stuzzica su un livello tanto razionale quanto emotivo, intrecciando le trame, dosando le ingerenze musicali, ma soprattutto analizzando l’introspettiva dei personaggi con precisione chirurgica.
Lo stile narrativo fluisce e fiorisce nel continuo prendersi e lasciarsi dei due protagonisti; le loro evoluzioni si susseguono come parti di un canone che si rincorrono leggermente sfasate, con dissonanze che si rinnovano non appena uno risolve e l’altro cambia. L’avvicendamento culmina in un climax che da’ l’impressione della fine di una fuga di Bach, dove tutte le fila sospese vengono tirate insieme in una serie di accordi perfettamente consonanti.
Cattura il lettore in un crescendo di attenzione e coinvolgimento che lo induce a non staccarsi dal romanzo se non alla fine.
La profondità dell’introspezione psicologica consente al lettore di penetrare a fondo i personaggi rendendoli parte della propria vita.
Complimenti!!
Aspettiamo con impazienza il prossimo romanzo.