Le chiavi di casa. Conosci davvero chi entra nei tuoi spazi più intimi? di Paolo Ricchiuto

Un avvocato che si occupa di privacy esordisce con un romanzo dal ritmo incalzante Le chiavi di casa. Conosci davvero chi entra nei tuoi spazi più intimi? (Giunti, 2023), che ci conduce nella testa di un uomo, uno sceneggiatore romano malato d’amore, oggi si tende a definirlo “amore tossico”, per la compagna di liceo Sveva.

Paolo Ricchiuto costruisce un romanzo thriller, nel quale molta parte ha la psicologia malata del protagonista e voce narrante della storia: Marco, che fa parte di un gruppo di liceali romani che dopo le avventure turbolente della loro adolescenza non si sono persi di vista. Vittorio, bello, sportivo, grande nuotatore, Piggi, che coltiva e fuma marjuana, il Boss, Ferdinando l’avvocato, ma soprattutto Sveva, bella, intelligente, ambita da tutti, soprattutto da Marco, che però non ha il coraggio di dichiararsi.
Lei gli preferirà Vittorio, che le promette una vita serena, anche se i due sono diversissimi, per gusti e inclinazioni. Vittorio e Sveva sono ormai sposati da tempo quando li incontriamo. Sono reduci da un incidente in motorino, ricoverati al pronto soccorso, chiamano Marco, per chiedere di prendere a casa loro il necessario per la notte. Marco, servizievole e sinceramente amico, va nell’appartamento della coppia, ma nel cercare gli effetti personali urgenti, comincia a rovistare nell’intimità di quella vita da cui si sente da sempre escluso; anzi, prima di tornare in ospedale, non sa neppure lui sotto quale spinta, va da un ferramenta e si fa duplicare le chiavi della casa degli amici.
Proprio da questo gesto apparentemente inconsapevole parte la storia sempre più morbosa, delirante, che porterà Marco, “Marcolino” per gli amici, a vivere esperienze traumatiche, a compiere gesti insani, a trascinare verso un finale insopportabilmente doloroso tutti i personaggi del romanzo.
Impossibile raccontare di più, perché l’autore ha saputo trasferire, nella seconda parte del libro, che si svolge ventisette anni dopo la prima, a Milano, dove Sveva si è trasferita, l’epilogo di una tragedia. Cosa è successo per spingere la donna a fuggire da Roma?

Paolo Ricchiuto affronta con decisione una storia molto complicata, nella quale un grande amore si trasforma in una tragica ossessione, facendo parlare la psiche malata del protagonista e poi, dopo, quella ferita di chi ha dovuto vivere le conseguenze di una tragedia, apparentemente affatto annunciata.

Nei file dei computer ci sono le nostre storie, che lasciano tracce indelebili, anche se i mezzi più sofisticati sono in grado di cancellarli, per rimuovere vicende, biografie, drammi nei quali si può incorrere, anche se la forza della verità finisce per riemergere, anche dopo decenni. Originale la trama, forse un po’ troppo lunga la prima parte.
Lingua molto colloquiale, con inserimento di messaggi e sms per descrivere un quotidiano che passa dai nostri onnipresenti telefoni cellulari, ma anche da un mazzo di chiavi, senza i quali la storia non avrebbe avuto le sue imprevedibili conseguenze.