Le foto salvate
- Autore: Tosca Pagliari
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2008
Sono Tosca Pagliari e vi presento il mio romanzo. S’intitola "Le foto salvate" ed è stato edito da A&B agli inizi del 2008.
Una vecchia casa in rovina "ammicca furbesca" per il ritrovamento fortuito, al suo interno, di un album di vecchie foto. Adesso alla protagonista tocca rispettare la promessa di raccontare ai suoi figli una storia, lunga poco più di cento anni, per donare loro un’identità più profonda.
Il racconto ha inizio nel 1860 quando una giovane e ribelle baronessa siciliana stravolge il suo destino e di tutti quelli che da lei deriveranno. Nello stesso periodo un giovane garibaldino toscano sbarca in Sicilia per combattere la storica battaglia, ma non incontra la baronessa. Le loro storie scorrono parallele per diverse generazioni sullo sfondo della Storia e degli eventi sociali che caratterizzano i vari periodi. Finché un nipote della baronessa e una nipote del garibaldino si incontrano dando origine alla protagonista. Le vicende infantili di Ada tristi, tenere, ma anche tremendamente esilaranti conducono sino alle soglie della sua adolescenza, quando si rende conto di appartenere solo a se stessa anche se continua a sentire nel suo intimo il richiamo di tutti coloro che l’hanno preceduta. In un sogno Ada riscatta la sua vecchia casa che soddisfatta "ride".
Forti sentimenti e forti personalità caratterizzano i vari personaggi che si esprimono nel loro linguaggio d’origine, siciliano e toscano, (tradotto a piè di pagina). E’ proprio questo modo di colloquiare che rende il racconto quasi udibile ed i protagonisti quasi percepibili come persone reali e non frutto d’immaginazione. I modi di dire ed i proverbi che trapelano mettono in luce la mentalità dei tempi e dei luoghi senza bisogno d’appesantire la narrazione con superflui commenti. Chi lo ha letto ha riferito d’aver pianto, riso e pensato.
Ha aggiunto di non essersi mai annoiato, ma di aver percepito come un richiamo continuo del libro fino all’ultima parola.
- Perché l’ho scritto? Perché mi piaceva l’idea d’instillare nelle nuove generazioni l’appartenenza alle proprie radici, quali coordinate necessarie per non perdere la rotta nel volo verso il futuro. L’ho dedicato simbolicamente ai miei figli, ma in senso più largo ne faccio dono spirituale a tutta la gioventù.
- Qual è la considerazione più profonda che volevo far scaturire?
Che siamo tutti legati l’un l’altro e le azioni di uno si ripercuotono inevitabilmente sugli altri. Che mentre apparentemente viviamo il presente in realtà ci portiamo dietro gli eventi del passato e siamo protesi verso i sogni del futuro.
- Come lo riscriverei? Non lo so. Questo romanzo si è scritto da solo, d’impulso, in un’estate su una miriade di fogli di carta che ho faticato a rimettere insieme.
- In che momento della mia vita l’ho scritto? In un momento in cui ho capito che qualcuno dei miei figli stava per spiccare il volo, che magari era tempo di altre storie nel cammino della vita. Io avevo un immenso bisogno d’affermare e far comprendere che nessun legame si spezza, ma si allungano soltanto le fila delle trame dell’esistenza.
Le Foto Salvate: Un viaggio attraverso il tempo e le memorie, tra vite intrecciate e storie dimenticate, riscoperte nelle fotografie di un passato lontano.
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NON MI ERA MAI CAPITATO DI ESSERE TRAVOLTA COSì TANTO DA UN ROMANZO,HO PIANTO E RISO PIù VOLTE,LEGGERE QUALCHE PAGINA PRIMA DI ANDARE A LETTO E LA PRIMA COSA DA FARE AL MATTINO,COME ASSUEFATTA,BELLISSIMO,COMPLIMENTI.BACIONI.