Le mie piccole paure di Jo Witek

“Le mie piccole paure” (Gallucci, 2017, titolo originale Mes petites peurs, traduzione di Maurizia Balmelli, disegni di Cristine Roussey) di Jo Witek, è la storia di una bambina che conosce il segreto per domare le piccole e grandi paure quotidiane.

“Io di paure ne ho in quantità, son così tante che sembrano una montagna. Aiuto, mamma, papà! Sono di nuovo qua!”.

Una bambina di circa cinque anni dai capelli corti e dritti tenuti da un nastrino rosso, era spesso vittima di tanti irrazionali timori. Il suo pancino somatizzava quello che provava e intorno a lei sembrava scendesse l’inverno. “Brrr!”. Per superare il momento la bambina si rifugiava nel suo “igloo immaginario”, chiudendo occhi, pugni, orecchie e cervello. In tal modo tutto volgeva al bello. Quando era notte e buio, la piccina dal suo lettino udiva strani e inquietanti rumori: furfanti e cattivi passeggiavano in casa. Per renderli inoffensivi e scacciarli bastava una lucina accesa e un morbido e confortevole pigiamino. Quando la bambina e la sua mamma passavano di fronte alla casa del signor Nando, il cane del suo vicino ringhiava e la spaventava.

“Allora stringo forte la mano della mamma”.

All’antipatico cane la piccola mostrava la lingua. Un giorno la bambina si era smarrita al supermercato. Nessun problema perché la mamma era ricomparsa dopo poco.

“Ecco, la vedo! È quella ferma lì davanti!”.

Nel giorno di Halloween, il giorno delle zucche e degli spaventi, alla piccola piaceva molto sfilare per strada e bussare alle porte

“Buongiorno signora, dolcetto o scherzetto?”.

I fantasmi e le streghe non la intimorivano, perché era in compagnia dei suoi amichetti. Invece il vento che ululava e fischiava la faceva pensare al lupo cattivo delle fiabe. Allora la piccola si metteva a ballare e volteggiare al ritmo delle folate. Il lupo non le faceva più paura! Il temporale faceva sussultare la bambina e la sua sorellina Lilli. Le due sorelline si mettevano a cantare per farsi coraggio.
La lieve prosa in rima dell’autrice, coadiuvata dai delicati disegni di Cristine Roussey, intraprende un viaggio nell’anima della protagonista che la porterà a ottenere più fiducia in se stessa.
La nostra piccola eroina impara che l’unica cosa da temere è la paura stessa, perché affrontare quello che più teme la aiuta a diventare grande.

“Piccole paure che pizzicano, grandi paure che azzannano, nere blu, striscianti, pietrificanti, spuntano senza pietà e fanno a gara a chi mi acchiapperà”.