Le parole d’ordine
- Autore: Andrea Dei Castaldi
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2024
In un alternarsi di eventi del passato e di tempi più vicini a quelli attuali si dipanano le vicende narrate nel nuovo romanzo Le parole d’ordine (Barta edizioni, 2024) di Andrea Dei Castaldi.
A muovere le fila della narrazione sono Stefano Casadei, cappellano militare durante la Seconda guerra mondiale, Domenico Buzzati in guerra col titolo di capitano e il dottor John Abbott che durante il conflitto si era preso cura di tanti feriti.
A riunirli, nel settembre 1978, Olga, la nipote di Oreste Casari, il protagonista indiscusso del romanzo. Il 30 settembre 1931, giorno del suo dodicesimo compleanno, Oreste fa una terribile ma straordinaria esperienza in acqua e ciò gli cambierà la vita, non tanto riguardo al destino quanto però nel modo di approcciarsi a esso e di affrontare le durezze e le difficoltà.
Con un salto temporale di decenni, l’autore conduce i lettori al 26 agosto 1978 quando la nipote di Oreste, Olga, riunisce gli amici dello zio, tutti coinvolti nel conflitto mondiale. Primo fra essi è Domenico Buzzati, detto Nico, capitano militare.
Lui, come Stefano e John ha intrapreso questo viaggio:
È il motivo per cui sono qui, continua Nico, dopo la tua ultima lettera ti confesso che non ho pensato ad altro, tu sai cosa vuol dire per me, so che tuo zio te ne parla.
Oreste, lo zio di Olga, dopo quell’episodio di “buio totale” in acqua, non aveva comunque avuto vita facile. La guerra aveva lasciato terribili segni sul suo corpo. Eppure la sua gentilezza, il suo “grazie” nonostante i tanti dolori, il suo coraggio in ogni occasione sono ciò che colpiscono profondamente il capitano nonché Stefano, allora cappellano militare, ora non più sacerdote e il dottor John Abbott, l’unico che aveva continuato la propria professione per oltre trent’anni.
Nel romanzo si alternano al presente numerosi flashback che vedono Oreste ed i coprotagonisti della vicenda nei periodi più salienti della propria vita.
Ecco Buzzati a Tobruk, in Libia, nel 1941, nella campagna del Nordafrica che aveva visto italiani e tedeschi da una parte, Alleati dall’altra.
Una guerra difficile, “una guerra da straccioni”, in cui mancava tutto in cui ci si sentiva:
Come animali braccati in questo nulla polveroso intenti a sopravvivere alla carneficina quotidiana
L’unica speranza in quei frangenti drammatici è il ricordo di chi è rimasto a casa, di una moglie, di una famiglia per i quali si lotta per sopravvivere e rivederli. Stefano Casadei e John Abbott, invece, avevano dovuto cambiare molto nella loro vita .
Ora , in quel fine agosto 1978, l’ex prete rimane attonito perché apprende che un sacerdote veneto è diventato Papa. Si tratta di Albino Luciani.
Lo conosco bene, aggiunge. È del mio paese, a Forno ci si conosce tutti, è stato uno dei miei insegnanti al seminario di Belluno.
Meglio che eviti di fargli le congratulazioni di persona, lo prende in giro Nico potrebbe restare deluso dalla pecorella che ha smarrito la retta via.
Stefano aveva visto mutare molto in sé proprio durante il conflitto: aveva implorato misericordia a Dio
Non è solo la morte tra grida e pianti come i bimbi a reclamare con gli ultimi brandelli di fiato quell’amore di Dio che ancora avranno cercato negli occhi del compagno che sta loro accanto…. Non è solo questo. È questa divisa che porto, così uguale a quella degli uomini che ora ho di fronte a capo chino, in attesa della mia benedizione prima di tornare a uccidere….
Anche John, seppur medico, aveva assistito con sgomento agli orrori della guerra
Prima o poi tutte le guerre finiscono e solo allora si può tornare a immaginare il domani per come lo abbiamo sognato. Ciò che conta è sopravvivere, farcela. Nient’altro. Solo questo.
Mi blocco e ingoio amaro. Non è vero che basta questo.
Non è vero che chi torna ritrova gli affetti lasciati anni prima oppure la propria fede intatta. La guerra cambia e cancella molto di quanto s’era sognato.
Ciò in cui si era sperato muta profondamente. Rimane solo l’immagine di quel ragazzo coraggioso che aveva saputo affrontare una terribile mutilazione e che, nonostante tutto, in ospedale sapeva, a ogni dolorosa medicazione, ringraziare. Per questo i tre amici sono insieme oggi, per ritrovare quell’Oreste che tanto li aveva colpiti con la sua gioventù e con quel coraggio mai ostentato.
Pian piano ci si ritrova e, forse, insieme, la pace, dopo la guerra e le difficoltà della vita, permette di ritrovare quelle parole d’ordine, quell’insieme di detti e gesti che riconducono al proprio senso della vita per poter:
Ritrovare la luce mentre intorno è buio
Le parole d’ordine è un romanzo particolare che gravita attorno a pensieri profondi, a ciò in cui si crede, a una fede politica, religiosa o affettiva. Andrea Dei Castaldi con abilità, ma anche delicatezza, delinea i tratti più intimi dei vissuti dei protagonisti e dona ai lettori un romanzo profondo in cui ritrovare valori e credo personali.
Le parole d'ordine
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le parole d’ordine
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