Le stelle brillano a New York di Laura Moriarty

“Lei deve sapere che sarà l’accompagnatrice di una ragazza che non solo è eccezionalmente bella, ma anche molto determinata”.

Wichita, Kansas (USA), estate 1922. Cora Carlisle ha 36 anni, i figli gemelli sono ormai grandi e in autunno partiranno per il college, il marito Alan ha il proprio lavoro. La compassata Mrs Carlisle si deve ancora abituare alla tranquillità e alla libertà di quel nuovo periodo della sua vita. Considerato che rischia di annoiarsi in questa sonnolente cittadina di provincia, Cora accetta di fare da accompagnatrice alla quindicenne Louise Brooks (1906 – 1985) che deve recarsi a New York per frequentare una prestigiosa scuola di danza. Louise assomiglia a sua madre, la suffragetta Myra, entrambe hanno i capelli neri perfettamente dritti, tagliati all’orientale “con un taglio alla Buster Brown”. Un taglio rivoluzionario, innovatore nell’ancora, per certi versi, conservatrice America, dove accade di leggere una pubblicità che dice “Le automobili a manovella non sono cose da donne”. Se Cora è una perfetta chaperone, adatta al suo compito, la futura diva del cinema muto Louise non ha un carattere facile, se è dura con gli altri, lo è ancora di più con se stessa.

“Con lei la nostra piccola leonessa diventerà docile come un agnello”.

Il temperamento artistico dell’adolescente la sta per condurre nella Grande Mela presso la Denishawn Dance Company, la compagnia di danza più innovativa degli USA, dove Ted Shawn e Martha Graham pionieri della danza moderna sono i primi ballerini. “Hanno un modo tutto loro di essere innovativi. Sono in assoluto i migliori”. Cora (con il romanzo L’età dell’innocenza di Edith Wharton appena pubblicato) e Louise si accingono a salire sul treno che le porterà al centro del mondo (la Statua della Libertà, il contrabbando di alcolici, Broadway), dove alloggeranno in un appartamento a Riverside Drive, entrambe consapevoli che la loro vita da quel momento in poi non sarà più la stessa.

“Addio Wichita. Vorrei poter dire che ti rimpiangerò! Ma non sarà così!”.

Le stelle brillano a New York (titolo originale del volume The Chaperone, Piemme, 2013 - traduzione di Margherita Crepax) è la godibile storia coniugata al femminile di due donne completamente diverse l’una dall’altra. Dal romanzo, bestseller negli Stati Uniti, sarà tratto a breve un film interpretato da Elizabeth McGovern. In un’America che sta cambiando velocemente e dove gli orli delle gonne si sono alzate di 20 centimetri al di sopra delle caviglie (“... le ragazze esibivano gonne così corte che bastava un soffio di vento a sollevarle e a lasciar vedere le ginocchia...”), una ragazzina sarebbe diventata presto una stella di prima grandezza a Hollywood.

“Ma quale Garbo, ma quale Dietrich, esiste solo Louise Brooks!”.

Parola di Henry Langlois, direttore della Cineteca Nazionale di Parigi. L’autrice Laura Moriarty, che insegna scrittura creativa all’Università del Kansans, sa ben delineare quella magica aura che caratterizzò i folli anni Venti americani del XX Secolo, prima che il crollo di Wall Street del ’29 sparigliasse le carte in un solo giorno. Memorabile la figura di Louise piccola di statura e minuta, dalla carnagione madreperlacea e dalla faccia a cuore. Quella ragazza figlia di un avvocato, che era il ritratto della madre, che avrebbe ricevuto più di duemila lettere di ammiratori a settimana e che tutte le donne americane avrebbero cercato di copiarla sulla pettinatura, il famoso caschetto nero, “...in realtà non somigliava a nessuno”.