Lizzie
- Autore: Eva Wanjek
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Neri Pozza
- Anno di pubblicazione: 2017
Un grande romanzo ambientato in epoca vittoriana: “Lizzie” di Eva Wanjek è un racconto quasi epico di personaggi noti, esponenti significativi della storia dell’arte inglese, sapientemente romanzati nella storia coinvolgente di un amore grande e impossibile, travolgente e mortifero, quello che legò il pittore preraffaellita Dante Gabriele Rossetti alla sua musa/modella/amante/rivale/moglie, la bellissima ed evanescente Elizabeth Sidall, dalla carnagione diafana, dalle membra sottilissime, dalla classe sublime, dalla cascata fiammeggiante di capelli rossi.
I due autori olandesi, Martin Driessen, regista teatrale, e Lisbeth Lagemaat, nota giornalista, con lo pseudonimo di Eva Wanjek firmano questo romanzo impossibile da sintetizzare, tanti sono i personaggi che vengono tratteggiati, i fatti storici raccontati, l’ambiente culturale londinese nel quale si svolge la vicenda che legò i due personaggi principali, Dante e Lizzie, e che come una tempesta li travolse per un’intera vita.
Lei modesta commessa in un atelier dove si confezionavano abiti per la classe alta, viene notata da uno dei pittori del gruppo dei preraffaelliti, il giovane e bellissimo Walter Deverell, che ne riconosce immediatamente la bellezza esemplare; ma presto tutto il gruppo degli amici, Millais, Hunt e lo stesso Dante Gabriel, identificano nella giovanissima Elizabeth la loro modella ideale, e lei, già affascinata da Rossetti, lascia il suo lavoro e si trasferisce nello studio dove posa per ore, immobile e silenziosa, per i grandi artisti che la idolatrano.
Poi la scintilla amorosa scocca e lega Dante e Lizzie in una vicenda sentimentale che col tempo si farà sempre più drammatica; i due cominceranno a far uso di oppio e di laudano, sempre più drogata lei, sempre più insofferente lui, sordi ai consigli della sorella di Dante, Christina, che vorrebbe per la cognata una vita più sana e regolare, degli amici pittori che man mano si allontanano da un ambiente malsano, dalla follia sempre più evidente che si manifesta nei comportamenti di Lizzie, masochista ed autodistruttiva, insicura e velleitaria, bellissima ma profondamente infelice.
La parte più interessante di “Lizzie” è la ricostruzione attenta e minuziosa della temperie culturale della Londra del tempo; sotto l’occhio rigido della regina Victoria in realtà gli artisti conducevano vite sregolate, l’oppio si commerciava e si consumava quasi liberamente, gli alcolici erano il cibo quotidiano, la miseria degli slum era quasi invisibile ai privilegiati delle classi elevate; Dante Gabriele Rossetti con la sua arte deve farsi perdonare la propria origine italiana e malgrado il padre fosse un professore stimato, solo per la sua arte incomparabile veniva accettato e remunerato. Un uomo grasso, goloso, sensuale, incapace di fedeltà, pieno di amanti occasionali ma non troppo, accetterà alla fine della vita la presenza inquietante di un giovane arrivista, disonesto e corrotto, Charles Howell, che contribuirà alla fine drammatica della vita della coppia.
Nel libro fanno capolino personaggi storici significativi: dall’imperatore francese Napoleone III, al grande critico John Ruskin, e poi Alma Tadema, William Blake, Florence Nightingale, nella efficace ricostruzione che gli autori fanno della vita del tempo; Rossetti viaggia spesso in treno, per raggiungere Cardiff, dove ha progettato una grande opera per la chiesa locale, o Hastings, sulla costa, dove raggiunge la sofferente Lizzie che trascorre un lungo periodo nel grande albergo Bellevue, in compagnia di un pianista cieco, reduce dalla guerra di Crimea. I due amanti visitano la grande mostra londinese di Chrystal Palace, una delle glorie dell’età vittoriana, e Parigi, dove l’urbanista Hausmann ha appena trasformato il volto della capitale francese. Insomma storia e cultura si intrecciano alla vicenda amorosa, aspetti del costume, delle abitudini, dei modi di essere, di abitare, di amare, di curarsi, di viaggiare, di lavorare, di vestire, di mangiare. Litri di alcol, bottiglie di laudano, una pericolosa soluzione Fowler a base di arsenico, cioccolata a profusione: ecco la dieta a cui si sottoponevano questi eccentrici personaggi, questi artisti che pure hanno lasciato dietro di loro opere incomparabili, poesie bellissime, uno stile ineguagliabile. E Lizzie, con i suoi meravigliosi capelli rossi, ritratta sulla copertina del libro di Eva Wanjek, è entrata nella leggenda.
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