Maledetto il ventre tuo di Vittoria Monforte

Prendi una storia di crimini violenti, mettila nella cornice di una società apparentemente innocua e benestante, caricala di colpi di scena e avrai la trama di Maledetto il ventre tuo.

Il libro è scritto da un avvocato penalista italiano molto conosciuto che si cela dietro lo pseudonimo di Vittoria Monforte; costei ha dato vita ad un romanzo noir ispirato a vicende realmente accadute di cui si è occupata in prima persona.
La protagonista, Giulia Valli, è un avvocatessa dal passato familiare e amoroso travagliato: ha perso troppo presto il padre e il fratello e si trascina dietro un divorzio opprimente. Così, mentre si destreggia nei vari tentativi di fare nuove conoscenze, un’ondata di sangue la colpisce da vicino: Regina Enriquez, amica di sua madre, viene ritrovata barbaramente assassinata. Questo sarà solo il primo di una catena di omicidi che vedrà vittime delle donne anziane, tutte stuprate ed uccise con le stesse violente modalità. L’assassino è “soltanto” un maniaco seriale che agisce per impulsi malati e deviati, o c’è dell’altro?

Lo scioglimento finale della trama lascia a bocca aperta perché fa capire come anche le cose e le persone più inoffensive possano nascondere una natura perturbante e sanguinaria. La scrittura della Monforte lascia trasparire la sua natura di avvocato penalista e, anche attraverso il personaggio di Elisabetta Sangiorgio, amica lesbica e medico legale che si occupa di analizzare i cadaveri, riconferma quell’antico sodalizio, presente in letteratura, tra arte investigativa e medicina, il cui apripista è stato sir Arthur Conan Doyle.

Le descrizioni precise delle modalità degli omicidi e delle lesioni inflitte alle vittime hanno il potere di sconvolgere e turbare, per quanto sono dettagliate e concrete; ma, come accade davanti a qualcosa di spaventoso che simultaneamente ci attrae, anche davanti alla storia della Monforte si resta turbati e, allo stesso tempo, non si può fare a meno di distogliere lo sguardo. Non si può non leggere. Interessante è anche la scelta della scrittrice di dare spazio alle riflessioni e alla vita, oltre che della protagonista principale, anche degli altri personaggi: della madre di Giulia, Emma Valli, del procuratore Pietro Aloisi, dell’ispettore Di Francesco. Non solo, il lettore può ascoltare anche i pensieri dell’omicida, nascosti dietro una coltre di normalità quotidiana, se pur disadattata.

L’autrice ricalca il connubio amore-morte: ogni personaggio della storia è, infatti, vittima di un amore andato male, e, nel caso dell’assassino, di un amore deviato.
Maledetto il ventre tuo è un libro che ci rovescia addosso tutte le sfumature della vita, dalle più basse ed infernali a quelle più semplici e colme di speranza; scritto da una donna la cui forza traspare da ogni pagina e che emerge con la stessa potenza della trama.