Maledetto libero arbitrio di Debora De Lorenzi

Vittoria è la protagonista del romanzo “Maledetto libero arbitrio” (Create Space, 2015), giovane donna in crisi esistenziale acuita dalla recente scomparsa del padre, unica costante della sua vita.
Ella è preda di sentimenti di tristezza, frustrazione ed angoscia, un senso di vuoto priva la sua esistenza di bellezza e gioia impedendole di esprimere la sua creatività e quando la consapevolezza di non avere ormai nessuna speranza, la sprofonda nella disperazione, ecco apparire da una dimensione fuori del tempo l’angelo Gabriel, algido testimone del bene e il demone Marcus, dallo sguardo magnetico ed incredibilmente attraente, testimone del male, che costringeranno Vittoria al riconoscimento delle proprie emozioni e all’acquisizione di una maggior coscienza di se e di ciò che la circonda.
Scegliere per Vittoria è sofferenza ma sarà la sola condizione per sviluppare una autentica comprensione di se stessa e degli altri.
Maledetto libero arbitrio, dunque, inteso come facoltà di scegliere tra opzioni contrapposte, ossia tra il bene ed il male, questo il filo conduttore del romanzo.
In realtà l’autrice esprime un concetto filosofico, qualunque cosa ha il suo opposto ed uno non può esistere senza l’altro.

Ciò che sorprende di Debora De Lorenzi è la capacità di esprimere concetti esistenziali con leggerezza e, se non ci si sofferma su di una certa superficialità dell’ambientazione, il messaggio è fondamentale per ciascuno di noi.
Come raccontare la trama di questo romanzo, la cui caratterizzazione essenziale è l’interiorizzazione dello stato emotivo della protagonista?
Non è possibile... è solo necessario leggerlo!