Memorie di Arthegor di Stefano Miccoli

Con il suo Memorie di Arthegor (Montag, 2012), Stefano Miccoli ci presenta un libro fantasy che apre uno scenario completo e intrigante su un mondo che il lettore impara a conoscere piano piano, pagina dopo pagina, assaporando le descrizioni di luoghi fantasiosi e personaggi resi vivi da un semplice tocco di penna.
Di tastiera, pardon.

La storia si sviluppa intorno a un personaggio, Annor, un uomo in fuga da un passato che avrà molte difficoltà ad accettare, il quale si trova improvvisamente catapultato all’interno di un gruppo, i Falchi, ricostituito per fronteggiare un enorme pericolo.
Il Nord, il Sud e l’Ovest sono in guerra. I personaggi coinvolti nel conflitto sono molti, e non tutti umani: ognuno di loro aspira a sottomettere gli altri o a cacciarli dalle terre che considera proprie.
Gli heftig, per esempio, creature sanguinarie e mostruose, sia nella versione infantile, sia nella versione adulta, lottano per riavere ciò che gli umani hanno loro sottratto: un posto dove vivere.
Gli uomini, a qualsiasi fazione appartengano, hanno commesso e commetteranno atti riprovevoli, come è lecito aspettarsi in una guerra, dove a prevalere è la legge del più forte.
Solo una persona sembra sapere cosa è giusto fare, e indica in Annor colui che sarà in grado di risolvere il conflitto e riportare la pace nelle Terre d’Ambra.
Un grande merito che vorrei riconoscere a Stefano è il fatto di aver saputo tratteggiare con maestria i caratteri psicologici dei protagonisti, rendendoli veri, umani, e per questo soggetti anche a sbagliare.

Il libro racconta quindi una storia che ci porta attraverso battaglie, vittorie e sconfitte, attraverso l’uso della magia non sempre per nobili ideali, verso un finale che potrebbe essere un nuovo inizio.
Potrebbe, perché molte cose che nel libro non sono spiegate, come il passato di Altea o la minaccia della fantomatica Ombra Oscura, sono semi che avrebbero la forza di germogliare in un nuovo romanzo.

Chi ama il fantasy non può non ritrovare in questo libro una bellissima avventura, un insieme di ingredienti vecchi e nuovi in grado di stupire e di far sperare in un seguito, una volta letta la parola fine.