Meno di zero
- Autore: Bret Easton Ellis
- Categoria: Narrativa Straniera
Nel suo romanzo d’esordio Ellis descrive tutta la devastazione interiore dell’essere intrappolati in un eterno presente in cui ci si muove continuamente ma invano alla ricerca di qualcosa che sia migliore e più emozionante.
Il diciottenne Clay, che narra gli eventi in prima persona, studia in un college del New Hampshire e ritorna a casa per le vacanze di Natale, a Los Angeles, dove riprende a frequentare la sua ex-ragazza Blair e i vecchi amici, quasi tutti figli di produttori di Hollywood, di attori o di rock star. Le giornate trascorrono monotone tra feste, sedute di abbronzatura, pranzi al ristorante, cinema, giri in macchina senza una meta precisa, sesso indiscriminato omo- e etero-sessuale. Quando è in casa, Clay passa ore davanti alla tv, accesa su MTV, facendosi di cocaina oppure prendendo del valium per calmarsi. L’unico avvenimento che sembra turbarlo è la scoperta che il suo amico d’infanzia Julian, eroinomane, è costretto a darsi alla prostituzione omoerotica per pagare un debito con il suo spacciatore. Ma anche questo è uno sconvolgimento solo apparente perché Clay accetta perfino di presenziare ad uno degli incontri di Julian, solamente per vedere "se cose del genere succedono davvero". La vacuità dei personaggi è anche il riflesso dell’ambiente circostante: Los Angeles come città senza un’identità precisa, un paradiso che nasconde al suo interno immagini del disastro, diventa il simbolo della brutalità della civiltà della West Coast, racchiusa in una cornice di lusso sfrenato. Dichiarando che niente lo rende felice e niente lo interessa, dopo un ultimo dialogo con Blair, la quale è ancora legata a lui e vorrebbe trattenerlo, Clay riparte.
Quando Meno di zero esce in America, nel maggio del 1985, l’impatto è tale che si parla da subito di un caso letterario e infatti vende 75mila copie nel primo anno. Merito soprattutto di quella tecnica narrativa che affonda le sue radici nel minimalismo, che fa sì che lo stato delle cose sia descritto nel modo più oggettivo possibile, consentendo all’autore di sparire o di mostrare tutta la sua indifferenza. Il fatto scioccante è che Ellis all’epoca è poco più che ventenne e di quella "MTV Generation" che descrive con precisione chirurgica fa pienamente parte. Anche lui, figlio di una cultura postmoderna, prova la sensazione di sentirsi alla fine di tutto:
"Everything means less than zero"
- citazione di una canzone di Elvis Costello - vuol dire proprio che non è più possibile sperimentare niente, perché qualsiasi esperienza, anche nei suoi eccessi, è stata del tutto consumata dalle generazioni precedenti. Anche quella dell’amore è stata cannibalizzata dalla fiction e ogni tentativo di renderla reale ricade in caricatura o non soddisfa. Intrappolati in un eterno presente (in quella che Baudrillard chiama iperrealtà) i personaggi si muovono continuamente alla ricerca di qualcosa che sia migliore, più emozionante, ma non lo trovano, perché, in un mondo dove ogni aspetto della vita è mercificato, la realizzazione stessa dei desideri, in quanto indotti e fittizi, non può appagare.
- Cos’è importante per te, Clay? Cosa ti rende felice?
- Niente. Niente mi rende felice. Niente mi interessa, - le dico.
- Ti è mai importato qualcosa di me?
Non dico niente, abbasso gli occhi sul menù.
- Ti è mai importato qualcosa di me, Clay? - ripete.
- No, e di nessun altro, di nient’altro. Non voglio attaccarmi a niente, soffrirei troppo, dovrei preoccuparmi anche di quello. Si soffre meno, se si è distaccati.
Meno di zero
Amazon.it: 10,92 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Meno di zero
Lascia il tuo commento