Messia di Dune di Frank P. Herbert

Una nuova era. Ma è realmente un’era migliore?
Paul ha sconfitto l’Imperatore Shaddam IV, ha sterminato gli Harkonnen e ha riportato la pioggia su Arrakis, meglio noto come Dune. Un lieto fine che porterà a un nuovo inizio. E a tanti problemi…

Paul è vittima della sua fama, la pace e la gloria non sono eterne e lo scoprirà ben presto sulla propria pelle. Per questo sceglierà la via della fuga, la via del deserto. Solo così potrà ritrovare se stesso. E tornare più forte, per vedere vecchi e nuovi amici. E nemici.

I giochi di potere non sono finiti e Paul ha capito che la pace è ben lontana dal giungere. E un dubbia su Alia gli farà capire che…

Frank Herbert ci riporta su Arrakis e lo fa con la sua penna delirante e precisa al tempo stesso. Uno stile narrativo vecchio di decenni che, a dispetto di altri, non ha perduto un briciolo di freschezza, riuscendo a portarci su scenari così lontani da noi eppure così vividi, davanti al nostro sguardo rapito.
E ritrovare Paul, Chani e gli altri personaggi (amici e nemici) non potrà che essere una grandissima emozione.

Messia di Dune (ultima edizione Fanucci 2015, trad. G. Cossato e S. Sandrelli) è una storia complicata ma semplice da seguire, pagine che si susseguiranno a un ritmo frenetico, in attesa del prossimo libro.
Da leggere se siete appassionati di fantascienza e/o di Frank Herbert. E da leggere anche se non lo siete, perché lo diventerete dopo poche pagine. È una promessa.