Metà e metà. Ensemble di Fabio Pinna

Cos’è la poesia se non emozione? Le venti liriche di Fabio Pinna sono pura emozione. Ti abbracciano e ti spezzano, ti coinvolgono e avvolgono, ti fanno gioire o soffrire in maniera intensa e profonda. Il leitmotiv è antico, sempre quello, l’amore, ma non solo quello cantato dai poeti classici, dai poeti più noti ma anche quello intimo, sessuale e sensuale che solo Fabio riesce a rivelare.

“Metà e metà” che diventano Ensemble è una raccolta che spazia da immagini forti e vere come lo scatenarsi della tempesta a immagini simbolo e metafora come le speranze di transizione, ma che all’unisono giungono a un sol battito, a un sol corpo, a un solo straziante silenzio o a un unico frastuono. E nella scelta dell’uno dell’altra e viceversa è racchiusa la magia dell’amore e dell’innamoramento che non è e non può essere sempre lineare e che non è e non può essere caso o sorte.
L’autore con uno stile minimale, ma altamente poetico va dritto al cuore e com’è bene espresso nella prefazione:

non teme la mediazione del discorso amoroso di Roland Barthes, dimostrandone anzi con una sua originalità uno degli assunti principali: " Il linguaggio è una pelle: io sfrego il mio linguaggio come l’altro.

La silloge, con prefazione di Dona Amati, si sofferma sui microscopici cicli di vita che animano il sentimento romantico e si struttura in sezioni cicliche che corrispondono alle fasi del rapporto sentimentale: l’incontrarsi, il perdersi, il viversi insieme. L’amore spogliato dei suoi canoni ideali diventa in questi versi liberi e intensi, un punto fermo, difficile da realizzarsi in pieno, ma essenziale per la nostra vita. E si parla di due metà che s’incrociano, s’intersecano, si completano, perché solo insieme sono amore.