Mezzanima. Luna d’inchiostro di Monica Gatto

Se "L’ultima luna" è la storia di una scoperta e dell’inizio di un percorso di crescita, il secondo volume della saga di Monica Gatto, “Mezzanima. Luna d’inchiostro”, narra ciò che accade quando il momento della resa dei conti finalmente arriva, quando non è più possibile rimandare lo scontro decisivo e il dolore che forse ne verrà. La profondità dei sentimenti di Arian e Robin è indagata con grande attenzione, poiché è da quest’ultima che scaturisce la forza dei protagonisti: i loro poteri sono infatti straordinari ma di fronte all’affinità e all’amore che li unisce appaiono quasi irrilevanti; Monica Gatto ce lo suggerisce riportando i pensieri di entrambi, descrivendo con una piacevole ricchezza di particolari i sacrifici e i rischi che ognuno dei due ragazzi è pronto a sopportare per il bene dell’altro.

In effetti però il sentimento che provano l’uno per l’altra è più differente dall’amore o dall’amicizia, perché condividono il destino, la vita, le gioie e le sofferenze, il talento nella magia e, forse, addirittura la stessa anima.
Per acquisire la consapevolezza di tale legame, Arian e Robin devono proseguire nel tentativo di salvare il Regno e sperimentare sulla propria pelle ogni pericolo che incontreranno in quest’avventura: è la minaccia di perdere il compagno (che nel loro caso si tramuterebbe nella perdita di se stessi) a renderlo così meravigliosamente bello, prezioso, insostituibile.

“Mezzanima. Luna d’inchiostro” ci mostra cosa significhi assaporare i sentimenti nel modo più completo e totale; la cornice sarà pure quella immaginaria di un racconto fantasy, ma la psicologia e il cuore dei protagonisti sono reali, e vogliono servirci da esempio.