Mi racconto per te. Il valore delle storie di vita

• a cura di Antonella Simona D’Aulerio

Un nuovo appuntamento con la proposta editoriale dell’Associazione Curvy Pride di Bologna, al quale anche quest’anno hanno aderito in numerosi, curata con impegno e passione da Antonella Simona D’Aulerio. Un nuovo contest letterario che ha permesso a chi lo desiderava di raccontarsi in totale libertà, con parole semplici o ricercate, con frasi brevi o articolate, con emozione e sincerità. Testimonianze reali di donne e uomini, autori e autrici di Mi racconto per te. Il valore delle storie di vita (Giraldi, 2022), che con lealtà e franchezza hanno voluto rivelare il loro vissuto.

Perché raccontarsi senza filtri è importante, come scrive Serena Grandi nella prefazione del libro, ogni racconto regala qualcosa agli altri, come nel suo Serena a tutti i costi, nel quale ha narrato non solo la sua notorietà ma i suoi dolori, le sue cadute, le calunnie subite, con coraggio e onestà. Scrivere della nostra quotidianità come un tempo si faceva con il diario personale, ben custodito agli occhi altrui, scrive Catia Proietti nell’introduzione alla raccolta dei racconti; il diario, celebrato da grandi scrittori quali Pavese, Primo Levi, Gadda, è il luogo intimo per le proprie emozioni. Scrivendo ci prendiamo cura della nostra storia, impariamo ad amarci e a conoscerci di più.

“Scrivendo, io lavoro su me stessa, affondo le radici in terra, scavo, analizzo, assorbo, scopro di avere dei sogni, scopro che posso piacermi e che sono la protagonista del mio film."

In questi tempi frenetici si è perso il valore della scrittura espressiva e distratti dalle tecnologie non ci fermiamo più a riflettere con i nostri pensieri su pagine bianche. Scrivere di noi è concedersi un tempo di riflessione proprio come ha fatto Luigi raccontando di sé. A quarant’anni con un successo lavorativo alle spalle, in poco tempo si è ritrovato solo, senza più un lavoro, senza più la sua famiglia, senza più soldi: era all’inferno. Dopo un periodo buio e di smarrimento ha iniziato a pronunciare una frase e a ripeterla, “comincia da dove hai iniziato”. E piano piano senza abbandonare la luce ritrovata, ha ripreso a vivere, reiventandosi un lavoro dall’inizio con accanto chi gli aveva sempre voluto bene. Luigi sottolineerà alla fine della sua storia che nonostante tutto non esisteva nessun motivo per lasciarsi andare di fronte a una sconfitta o una avversità. Come non esistono motivi che una donna debba ancora ricordare le offese ricevute da adolescente perché il suo fisico non era da modella, o scoprire come Martina, dopo aver subito limiti e diete per anni, che una curvy di nazionalità inglese finisce in copertina per la sua bellezza perché si può essere belle anche con qualche chilo di più.

Tante storie, diverse tra di loro, come il racconto del dolore che irrompe e lascia senza respiro per la perdita del proprio compagno di vita; o quando lei dopo un matrimonio di dieci anni e due figli, scopre il vero amore nella donna che aveva incontrato, per la quale avrebbe fatto qualsiasi follia e affrontato qualsiasi calvario. E la sofferenza di Claudia per una malattia cronica, che l’ha fatta sempre sentire “una imperfetta”, sola con l’unica compagnia dell’endometriosi spietata e fedele. Tanti sono i racconti, matrimoni, infedeltà, malattie, bullismo, discriminazione, abbandoni, rifiuti e disabilità, esperienze vissute sulla propria pelle che possono essere di grande ispirazioni per noi tutti. Le storie di questa nuova antologia delimitano un luogo dove si è potuto buttare fuori le paure, le delusioni e il dolore; un luogo condiviso come è rappresentato nella bellissima copertina, un collage di piccole finestre dove ogni protagonista condivide la sua storia di vita con l’altro; un luogo dove chi pensava di essere solo ha trovato compagni di viaggi e nella partecipazione, una piccola cura nella ricerca di un equilibrio identitario, di fattori che concorrono al proprio benessere e alla consapevolezza di se stessi.