Morte nel giardino di Socrate
- Autore: Sascha Berst
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Gremese
- Anno di pubblicazione: 2018
La narrativa gialla furoreggia: i fan spergiurano che il genere è un pretesto per sotto-testi psicosociali. Probabile solo nei casi migliori. “Morte nel giardino di Socrate” (Gremese, 2018) è del novero. L’impressione è che per Sascha Berst il viluppo criminale funga da occasione per un affresco corale della Grecia (Atene, in primo luogo) intorno al 408 a. C. L’altra cosa bella del romanzo è che il proto-detective coinvolto nelle indagini sull’omicidio di un campione olimpico, si discosta per dubbi onto-politici dagli investigatori di lignaggio sdoganati con fortuna dal sottogenere giallo storico.
Nicomaco è un anti-eroe moderno, comandante degli arcieri che il fato ha voluto coevo ai grandi della storia e del pensiero (Alciabiade, Ippocrate, Socrate, Platone), in una polis divisa in casa tra fervori democratici e spinte reazionarie. Messa a dura prova dal conflitto con Sparta e dalle congiure fratricide che proprio il delitto del giovane atleta sembrerebbero ulteriormente esacerbare.
Ne discende una solida trama thrilling, in parallelo al campo lungo sull’Atene classica - coi suoi ritrovi, i luoghi dello spirito (i templi, l’acropoli, l’agorà), la sua classe politica, i filosofi, gli amanti-giovinetti, gli usi e costumi quotidiani in altre parole – che il teutonico (di origini italiane) Sascha Berst riesce a connotare di luci e ombre, con credibilità e senza agiografia. “Morte nel giardino di Socrate” è dunque un giallo che gli amanti della classicità dovrebbero leggere. La prosa è piana ma tutt’altro che sciatta: per il suo autore, una robusta e convincente prova d’esordio.
Morte nel giardino di Socrate
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