Mr Laurel & Mr Hardy di John McCabe

La loro non era solo una comicità fisica: andava oltre. Toccava vertici surreali, si arrampicava lungo gag complesse quanto irresistibili, sul contrasto tra due personaggi ingenui e così divinamente sciocchi. E poi bastava guardarli per cominciare a ridere. Stan Laurel e Oliver Hardy sono ancora popolari in tutto il mondo, il successo del film “Stanlio e Ollio”, uscito poco più di un mese fa, può considerarsi una sorta di eternizzazione della loro arte.

Proprio sull’onda del biopic diretto da Jon S. Baird, la Sagoma Edizioni riporta in libreria – due anni dalla prima uscita e con una nuova veste grafica – “Mr Laurel & Mr Hardy”, la biografia della coppia di attori curata dal docente nordamericano John McCabe.
Pubblicato originariamente nel 1961, più volte riveduto e corretto dall’autore, il volume attraversa la vita professionale e privata di Stan Laurel (registrato all’anagrafe come Arthur Stanley Jefferson) e Oliver Norvell Hardy, partendo dai giorni dell’infanzia per poi immergersi nel loro percorso, teatrale prima e cinematografico poi. I due si incontrarono per la per la prima volta nel 1921 sul set di “Lucky dog” (“Cane fortunato”), cortometraggio girato da Jess Robbins: fu l’inizio di una carriera sfolgorante.
Era Stan la vera anima del duo: mentre lui sfornava gag e ripetizione, studiava in modo maniacale i tempi comici e cercava di migliorare la resa dei copioni, il suo collega preferiva passare il tempo libero a giocare a golf. Ma la coppia funzionava più che bene e non solo sul grande schermo: tra Laurel e Hardy nacque e si consolidò una grande amicizia, che resisterà anche nei giorni più bui, quelli del crepuscolo artistico, del declino, sia pur temporaneo, della loro popolarità.

McCabe conobbe Stan Laurel a Birmingham, nel 1953, mentre stava studiando per il Dottorato di Ricerca, l’idea di una biografia nacque proprio da quel momento. Determinante la disponibilità dello stesso Laurel, che fornì non pochi spunti attraverso ulteriori incontri e una gran quantità di scambi epistolari, mentre il riservato Hardy concesse a McCabe l’unica intervista biografica rilasciata in vita. L’uscita del libro contribuì non poco alla riscoperta della coppia, che negli anni ’50 rischiò seriamente di essere dimenticata. Forse non è un caso che, proprio nel 1961, l’industria cinematografica di Hollywood insignì Stan Laurel dell’Oscar alla carriera, un premio idealmente da dividere con il vecchio sodale Oliver Hardy, scomparso nel 1957.
Ai lettori italiani non resta che immergersi tra queste piacevoli pagine, curate dall’associazione “Noi siamo le colonne”, una sorta di fan club di Stanlio e Ollio, che restituiscono la luce non solo su di una coppia di attori formidabili, ma anche su due belle persone, dal carattere dolce e disponibile, sempre pronte a emozionarsi di fronte all’affetto incondizionato del proprio pubblico.