Stan Laurel. Viaggio nel cosmo comico di Stanlio di John McCabe

Scansiamo sin da subito ogni dubbio: Stan Laurel era un genio. Un genio della comicità, un attore formidabile, un costruttore di gag di prima grandezza. I suoi film li conosciamo bene, in special modo quelli girati con il suo alter ego, Oliver Norvell Hardy. Insieme hanno costituito la più grande coppia della storia del cinema, con ogni probabilità, la loro fama rimarrà immortale.

John McCabe conosceva entrambi: ha avuto la possibilità di intervistarli, di passare del tempo in loro compagnia. Un privilegio non da poco. La Sagoma Editore aveva già pubblicato, nel corso del 2017, il suo Mr Laurel & Mr. Hardy, ora è la volta di Stan Laurel. Viaggio nel cosmo comico di Stanlio (Sagoma, 2020). Uscito negli USA nel 1974 e pubblicato per la prima volta in Italia, il libro si concentra sulla vita e sull’arte del solo Stan, anche se non mancano i riferimenti all’amico e compagno di una vita Oliver.

McCabe parte dai primi passi di Laurel in Gran Bretagna, dove era nato nel 1890 come Arthur Stanley Jefferson, per poi coprire ogni momento di una esistenza parecchio movimentata. Il viaggio negli Stati Uniti assieme a Charlie Chaplin in cerca di fortuna, gli esordi al cinema che lo porteranno a un clamoroso e meritato successo, il declino artistico: se il percorso come attore è stato a dir poco scoppiettante, la vita di Mr. Laurel non è stata da meno. I quattro matrimoni con tre donne diverse la dicono lunga su di una certa istintività: solo l’ultima delle mogli, la ballerina di origini russe Ida Kitaeva, regalerà a Stan quel po’ di tranquillità. Problemi sentimentali a parte, McCabe descrive un uomo allegro, spassoso e generoso, molto alla mano e leale, ossessionato dalla comicità, che ha vissuto in funzione del grande schermo fino alla fine sei suoi giorni scrivendo nuovi sketch, per la maggior parte mai utilizzati.

“Questo libro è un ritratto”, spiega lo scrittore nordamericano nell’introduzione al libro: un ritratto ben riuscito, che non manca di far ridere, ricco com’è di aneddoti e di storie inedite. Il pezzo forte del volume, al di là di una biografia pressoché completa, è la presenza di cinque copioni anch’essi inediti, ulteriori prove del talento comico di Laurel. Sia pur nati per essere ascoltati dal vivo e non letti, riescono comunque a strappare più di una risata. Un’ulteriore dimostrazione di come Stan Laurel possa essere classificato come genio. Un genio inimitabile.