Multiplo di Tre
- Autore: Fede Torre
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2019
Pensieri, parole come note musicali, piccoli quadri esistenziali di un uomo solo e immerso tra le sue cose. Multiplo di Tre (Le Fate Editore, 2019) è il libro di esordio di Fede Torre, napoletano, giornalista sportivo di tennis, esperto di musica e ora scrittore. La sua vita ha percorso per circa un trentennio una strada importante, è stato manager musicale di musicisti noti e meno noti. Un mondo che gli ha regalato molte emozioni, amici, luoghi dove ritornare, ma gli ha sottratto anche tanto. Ora quel mondo è lontano e lui è alla costante ricerca del piacere per sé nel superamento della sua inquietudine, per poter andare oltre e vedere oltre. Gioca, il Torre, con le parole a buttare giù da se stesso fantasmi e spiriti multipli, anzi molteplici, scrive Vincenzo Cinaski Costantino, suo caro amico, nella prefazione al libro. I multipli di tre precedono le sue parole: nato che aveva tre anni, trentatre minuti alla fine del mondo, tre bicchieri, mancano tre minuti, trenta secondi e poi tre punto zero. Numero preferito, scaramantico o chissà.
La storia dell’uomo con il riproporre sempre la stessa trama mutandone gli attori, annoia.
Il sentimentalismo dell’abbinamento rumori, colori, vita, dà noia.
L’incerto è sempre stato nel vuoto del silenzio e nell’assenza di colori.
La luce nacque dal buio, il frastuono del big bang dal silenzio.
Più che piccole storie il nostro autore mette su carta una raccolta di immagini, flussi di coscienza dei diversi tempi della vita che gli affollano la mente e il cuore nelle sue passeggiate notturne. Il miglior modo per formulare i propri pensieri narravano i flauner, da Baudelaire a Franz Hessel L’arte di andare a passeggio, da Walter Benjamin al nostro Antonio Moresco è la notte, quando tutto sembra fermo e si può osservare il mondo. Il contrasto tra la quiete notturna e l’inquietudine di colui che scrive è un tema costante nella letteratura universale, perché la notte è, come lo è stato per Dante, Goethe, Leopardi, Dino Campana, il momento preferenziale in cui l’uomo si immerge nel mistero, a tal punto che riesce ad avvicinarsi all’Essere, un momento determinante per conoscere la propria psiche e le proprie zone d’ombra. Ed è la notte l’amica preferita, inseparabile compagna di emozioni, memoria e orizzonti anche il nostro autore.
La mia esistenza è sospesa tra la vita e la morte.
Cerchi lo stesso amore da secoli senza poterlo trovare.
Mi dimeno alla ricerca di esso.
L’unica cosa che mi tiene vivo.
Ma io non posso vivere.
Mi hanno assegnato una esistenza tra la vita e la morte.
La sua vita, racconta Torre, è fatta da incastri e incroci: che cerca lo stesso amore da secoli senza poterlo trovare, che se fosse idealista avrebbe idee, che un giorno si svegliò e si ritrovò dall’altra parte del mondo. Un magnifico caos di ricordi, di vissuto, di rimandi recitati da uno straordinario clown, come lui stesso si descrive, che vuole dare un senso a cose che apparentemente non ne hanno ed è questo il senso.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Multiplo di Tre
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