Nannarella. Il romanzo di Anna Magnani
- Autore: Giancarlo Governi
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
Due occhi importanti. Una voce roca e limpida. La risata incontenibile e la maestosità del pianto. Come la città Eterna di cui ha incarnato l’anima aperta e segreta, la grandezza di Anna Magnani, che nel tempo continua a crescere, sta tutta nel suo sguardo assoluto capace di dire la gioia e il dolore, nella sua spontaneità e umanità sconfinata come la vita.
Anna Magnani muore nel 1973, lo stesso anno in cui sono nato. Da bambino, uno dei miei primi ricordi è un film in bianco e nero visto alla tv con i miei genitori, che si conclude con il grido muto e scapigliato di una donna, inciso nella memoria per un primo piano dei suoi occhi intensi e strazianti. Molti anni più tardi, ho rivisto quel film (”Mamma Roma”) e quegli occhi, indimenticabili, che erano gli occhi di ”Nannarella”.
Silvio D’Amico, che la tenne a battesimo nel suo apprendistato teatrale, disse di lei: ”Non recita, vive le parti che le vengono affidate”. Vittorio De Sica, che la diresse nel film ”Teresa Venerdì”, era rimasto folgorato dalla sua espressività e dalla risata contagiosa. E Totò, che formò per anni con lei una coppia impareggiabile in tante fortunate riviste dell’avanspettacolo, confessò ad Elsa De Giorgi: ”Come dice questa donna, a me mi dà alla pelle.”
Negli anni ho collezionato i i film di Anna Magnani con devozione d’innamorato, cercato notizie e documenti sulla sua carriera teatrale di attrice brillante e primadonna della rivista; e saccheggiato le librerie in cerca di biografie che mi aiutassero a conoscerla più profondamente, giurandole, su quelle pagine, una fedeltà che ha pochi altri riscontri (a parte quella per i gatti, prediletti anche da Nannarella) nella mia incostante, volubile esistenza di nato sotto il segno dei pesci. Uno dei contributi bio-bibliografici più considerevoli su questa figura straordinaria è senza dubbio Nannarella. Il romanzo di Anna Magnani dello scrittore e autore televisivo Giancarlo Governi.
Nannarella. Il romanzo di Anna Magnani è un’opera pregevole, oltre che per la qualità di una narrazione vivace e coinvolgente, soprattutto per il lungo lavoro, appassionato e rigoroso, di documentazione e ricostruzione storica della vita e del contesto familiare, artistico, culturale in cui la Magnani diventò ”Nannarella”: un mito sempre vivo nella memoria collettiva, nonostante il tempo trascorso dalla sua scomparsa. Il libro di Governi, infatti, pubblicato in prima edizione nel 1981, è stato riproposto nel corso degli anni in nuove edizioni accresciute, ricche di nuovi documenti, testimonianze che hanno contribuito ad ampliare e precisare in contorni storicamente sempre più definiti la personalità grande e fatalmente sfuggente della donna e dell’artista. Con acume e sensibilità Governi intreccia nel suo racconto sfera pubblica e privata dell’attrice: il rapporto con la nonna, che fu la sua vera madre e ne intuì e assecondò la vocazione artistica; la folgorazione per la recitazione come mezzo per ottenere l’amore e il calore che da piccola le era mancato; la durissima gavetta nelle compagnie che giravano l’Italia; il successo. Sul versante privato, la gioia della maternità e la ricerca di un amore pieno ed assoluto, quasi sempre disatteso dagli uomini che le furono accanto; che pur amandola sinceramente, non riuscirono mai a sostenere il peso ingombrante di una personalità così forte, né a vedere forse fino in fondo le fenditure di un’anima sensibile e segretamente fragile. Mantenendosi in felice equilibrio tra narrazione romanzesca e ricostruzione documentaria, Governi ci dona una storia e il ricordo di una vita, che sottraendo la grande attrice alla dimensione effimera del Mito, ce la restituisce, intatta e vitale, in tutta la sua indimenticabile statura artistica e umana.
Nannarella. Il romanzo di Anna Magnani
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